Il Sap (Sindacato autonomo di polizia) torna a denunciare “criticità nella gestione dell’Hotspot di Taranto” dopo l’arrivo al porto ionico della nave Ocean Viking per lo sbarco di 459 migranti. “Come rappresentanti dei poliziotti – sottolinea il segretario provinciale Pasquale Magazzino -, abbiamo denunciato pubblicamente e in tutte le sedi le condizioni nelle quali i nostri colleghi sono costretti a operare all’interno dell’hotspot di Taranto, nonché le precarie condizioni igienico/sanitarie insistenti nel Centro e le ricadute negative anche sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica. Le uniche risposte giunte sono state quelle del continuo invio a Taranto di navi delle Ong, come quella della Ocean Viking. Come poliziotti ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni e da un Ministro dell’Interno che dovrebbe tutelarci e rappresentarci”.
Secondo il Sap gli agenti sono “impiegati in massacranti turni h24 che non consentono il recupero psicofisico e creano problemi per la stessa sicurezza degli operatori di polizia nelle operazioni di sbarco”. Magazzino ricorda di aver sollecitato “l’adeguamento della struttura, protocolli scritti di intervento nel caso di tentativi di fuga, nonché di trasferire alla Questura di Taranto un adeguato numero di poliziotti da destinare esclusivamente ai servizi finalizzati alla gestione della sicurezza dell’hotspot”.
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