Il vero inverno sembra essere durato poco. Nei prossimi giorni si registreranno temperature anomale: oltre i 10 gradi in Val Padana, 15 al Centro e oltre i 20 al Sud per una fase quasi primaverile.
L’espansione dell’anticiclone nordfricano porterà temperature troppo elevate in particolar modo per le aree di montagna. Non mancheranno però delle eccezioni: nelle prossime ore una blanda perturbazione in transito favorirà momenti di instabilità sulla dorsale appenninica con qualche debole nevicata oltre i 1100-1300 metri fino al Sud. Ma dal pomeriggio, e almeno fino alla fine del mese, non si prevedono altri sussulti significativi: dominerà l’alta pressione con temperature in aumento, cieli perlopiù liberi da nubi con tempo asciutto e mite.
Mercoledì 24 gennaio i primi segni di caldo anomalo, per il picco che sarà raggiunto tra giovedì e venerdì quando addirittura lo zero termico si porterà fino a 3900 metri, una quota tipica di fine giugno-inizio luglio.
In questo contesto, tuttavia, si segnala vento forte sui crinali alpini tra mercoledì e giovedì, poi la possibilità di banchi di nebbia da giovedì in Pianura Padana durante le ore notturne. A tratti transiteranno anche delle sottili velature, ma dominerà la stabilità anticiclonica subtropicale.
Questa alta pressione nordafricana rimarrà centrata tra Spagna e Francia e si estenderà sull’Italia almeno fino alla fine del mese, compresi i famosi Giorni della Merla (29-30-31), noti come i più freddi dell’anno. Le temperature si manterranno sopra la media climatica del periodo fino all’inizio di febbraio.
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