Roma – Seduti sotto il ministero delle Imprese e Made in Italy, il coordinamento nazionale dei sindacati metalmeccanici Fiom Cgil, Fim Cisl e Uil e circa 200 lavoratori da Taranto, Genova, Novi Ligure per chiedere l’impegno del Governo e dire basta all’attuale gestione. Il vertice a palazzo Chigi aveva lasciato l’amaro in bocca ai rappresentanti dei lavoratori, ma anche al presidente di Acciaierie d’Italia, Bernabé, che avrebbe intenzione di lasciare l’incarico. La difesa della siderurgia come asset primario per il Paese, la fine del ricorso alla cassa integrazione, investimenti sulla sostenibilità e sulla sicurezza sono alcuni dei punti chiave su cui i metalmeccanici chiedono una svolta. Le trattative sono in corso ma per i lavoratori non c’è più tempo da perdere. I risultati economici lamentano, sono sotto gli occhi di tutti e dimostrano l’inaffidabilita del management attuale
https://youtu.be/ZvTbfI8fp1o?si=oLY5IFFMWR07z1LV
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