“A proposto dei provvedimenti odierni a carico dell’indotto di Taranto, ci diranno anche questa volta che è colpa della crisi, o che il Governo non ha mantenuto i propri impegni nell’ultimo DL Aiuti, o ancora che è il mercato e si ritengono liberi di fare come meglio ritengono, o peggio che le imprese ioniche non hanno i requisiti e non sono all’altezza”. Lo scrive, in una lunga nota, Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto.
“La verità è che Acciaierie d’Italia, purtroppo ancora condotta da Arcelor Mittal, continua a infischiarsene di Taranto e dell’Italia, a dispetto del nome del sodalizio – prosegue il sindaco -. Ormai la si potrebbe considerare alla stregua di una permanente estorsione di Stato, che manda all’aria qualunque consuetudine o regola delle accettabili relazioni industriali e internazionali. Mentre le regole morali l’ex Ilva le aveva già cestinate da un pezzo.
“Fossi nel Premier Giorgia Meloni farei quello che nessuno ha avuto sinora il coraggio di fare, caccerei subito Arcelor Mittal a pedate, con la stessa eleganza con cui loro hanno trattato tutti i precedenti Governi della Repubblica dal 2017 a oggi. Dopo tutto, sono tempi straordinari, ogni potenza mondiale sta modificando le proprie strategie e priorità per garantire gli interessi nazionali”, prosegue Rinaldo Melucci.
“Non può più esserci un acciaio non sostenibile, non può più esistere un acciaio non italiano, non può più essere tollerata una gestione sempre a danno dei contribuenti e delle imprese locali, e sempre in spregio della qualità della vita dei lavoratori e dei cittadini”.
“La fase di tregua, volta a valutare e consentire la costruzione di un nuovo percorso verso il piano industriale del futuro, oggi viene unilateralmente dichiarata esaurita da Acciaierie d’Italia. Il Comune e la Provincia di Taranto prenderanno in considerazione ogni iniziativa ordinamentale per la tutela della comunità ionica. Mi auguro che questa volta la voce delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali del territorio si levi distinta ed inequivocabile nella medesima direzione”, chiude Rinaldo Melucci, Sindaco e presidente della Provincia di Taranto
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