Giorgia Meloni

Meloni: ‘Difenderemo occupazione e indotto Stellantis’

“Faremo del nostro meglio per difendere l’occupazione e l’indotto. Abbiamo un tavolo con Stellantis convocato a metà dicembre, speriamo possa essere quello risolutivo”. Con queste parole la premier Giorgia Meloni conferma l’impegno del governo a favore dei lavoratori e dei siti produttivi italiani, in un momento di transizione per il gruppo automobilistico.

Le dimissioni di Carlos Tavares dalla guida di Stellantis sembrano aver aperto nuove prospettive per il dialogo tra l’esecutivo e l’azienda, come suggerito dalla telefonata fra John Elkann, presidente del gruppo, e la stessa Meloni, oltre che con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. I colloqui, definiti costruttivi, hanno messo al centro temi strategici come il mantenimento dei livelli occupazionali, l’espansione produttiva in Italia e le sfide legate alla transizione energetica.

L’uscita di Tavares, secondo fonti vicine al governo, è stata accompagnata da tensioni legate alla gestione dei rapporti istituzionali, giudicata carente sia in Italia che in Francia, e da attriti sui nodi industriali irrisolti. Il governo guarda ora con attenzione al nuovo vertice di Stellantis, auspicando un cambio di approccio rispetto al passato.

Nonostante il clima di maggiore apertura, restano questioni critiche. Fra queste, la mancata audizione di Elkann in Parlamento a fine ottobre, definita dalla premier come “una mancanza di rispetto verso le istituzioni”. La sua presenza è stata nuovamente sollecitata dopo le dimissioni di Tavares, con l’obiettivo di fare chiarezza sul futuro del gruppo.

Le prossime settimane saranno decisive per capire se il tavolo di metà dicembre a Palazzo Chigi potrà segnare una svolta positiva nel rapporto fra Stellantis e il governo. Intanto, l’esecutivo ribadisce la propria priorità: la tutela dei lavoratori e la salvaguardia dell’industria automobilistica nazionale.

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