“L’uso di medici e infermieri “gettonisti” continua a essere una grave criticità del Sistema Sanitario Nazionale. Abbiamo più volte lodato l’impegno del ministro Schillaci nel tentativo di porre fine a questo mercato professionale indecoroso, ma per ora i risultati sono scarsi”, dichiara Gianluca Giuliano, segretario nazionale della UGL Salute.
La situazione, secondo il sindacato, è aggravata dalla fuga di molti professionisti dal SSN verso le cooperative, attratti da compensi ben più alti rispetto a quelli contrattualizzati. “La differenza tra gli emolumenti è abissale, e così molti scelgono di lavorare a chiamata, accumulando ore e guadagni decisamente superiori rispetto ai colleghi del settore pubblico”, prosegue il sindacalista, sottolineando come questo cortocircuito stia danneggiando la qualità dell’assistenza.
Le situazioni di medici assegnati a reparti fuori dalla loro specializzazione sono sempre più frequenti, con i conseguenti rischi per la sicurezza dei pazienti. “L’unica soluzione è destinare risorse aggiuntive per restituire dignità economica ai professionisti del settore, prima che il collasso del SSN diventi irreversibile, con conseguenze devastanti per la collettività”, conclude Giuliano.
potrebbe interessarti anche
Aggressioni ai sanitari: nuova legge, ora è previsto l’arresto
Bonus Natale di 100 euro esteso a 4,5 milioni di contribuenti
Rapporto Asstra-Intesa S.Paolo, aumentano gli investimenti sui trasporti dal 2021
BCC San Marzano ospita ‘MiniPia’ per lo sviluppo del territorio
Puglia: aumenta speranza di vita, ma la popolazione invecchia
Bisceglie, bambini piantano la gentilezza