Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Nessun cookie da visualizzare.

foto Massimo Todaro

Medici e infermieri contro la Manovra: ‘Pronti a dimissioni di massa’

Nella giornata di mercoledì 20 novembre, medici e infermieri sono scesi in piazza contro la manovra finanziaria, definita “priva di risorse sufficienti per salvare il Servizio sanitario nazionale e i suoi professionisti”. La protesta ha raggiunto, secondo i sindacati, un’adesione dell’85%, ma il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha chiesto una verifica dei dati, sostenendo che le cifre reali siano più basse.

“Questo è il governo che ha investito di più nella sanità pubblica”, ha dichiarato Schillaci, mentre i lavoratori del settore denunciano “stipendi inadeguati, strutture fatiscenti, violenza e carenza di assistenza sul territorio”.

Intanto, Cgil, Cisl e Uil presentano le modalità dello sciopero generale previsto per il 29 novembre. I sanitari, esasperati, minacciano dimissioni di massa se la situazione non cambierà.

About Author