LECCE- Sarebbero stati destinati alle tavole dei salentini i 2760 chili di olio d’oliva senza documentazione che ne attestasse l’origine e la provenienza, ma i carabinieri del Nas li hanno sequestrati: elevate sanzioni per 5500 euro a un imprenditore.
I carabinieri del Nas di Lecce, nell’ambito dei controlli finalizzati alla verifica della genuinità dei prodotti e alla repressione delle frodi alimentari potenzialmente nocivi per la salute, hanno svolto in provincia di Lecce un controllo presso un’azienda di deposito e confezionamento di olio procedendo al sequestro di 2.760 chili di sostanza oleosa destinata all’alimentazione umana, per mancanza di tracciabilità in quanto non giustificata da documentazione attestante l’acquisto, l’origine e provenienza.
Il prodotto sottoposto a sequestro era detenuto in silos e contenitori di varia capacità all’interno di un locale sprovvisto di registrazione e per il quale non sono state previste apposite procedure di autocontrollo Haccp. Il valore della merce in sequestro ammonta a circa 30mila euro. Contestate sanzioni per 5500 euro.
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