Foggia – Bartolomeo Pio Notarangelo, di 36 anni, è stato ucciso a colpi di fucile nel pomeriggio di domenica 16 giugno a Mattinata, nel Foggiano. L’agguato è stato compiuto in località Tagliata. A quanto si apprende Notarangelo era imparentato con i “Baffino”, nota famiglia criminale mattinatese e con Angelo Notarangelo, boss di Vieste ucciso nel 2015. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale compagnia.
Bartolomeo Pio Notarangelo aveva precedenti per armi e droga. Possedeva un’azienda agricola, in cui allevava anche bestiame, di recente raggiunta da una interdittiva antimafia del prefetto di Foggia Maurizio Valiante. Nel 2020 partecipò alla maxi evasione dal carcere di Foggia per poi consegnarsi ai carabinieri qualche giorno dopo.
Sindaco Bisceglia: ‘Non abbiamo paura, non vivremo nel terrore”.
“Per la nostra Comunità, questo che stiamo vivendo è un periodo durissimo. E quanto successo oggi conferma quanto delicato sia questo momento – dichiara Michele Bisceglia, sindaco di Mattinata, a proposito dell’agguato a colpi di fucile che ha provocato la morte di Bartolomeo Pio Notarangelo -. Dobbiamo rispondere continuando a chiamare per nome questi atti violenti e sconsiderati. Senza paura e a muso duro. Sappiatelo, voi che minate la nostra storia e la nostra credibilità che questa comunità vi chiama proprio col vostro nome, senza se e senza ma: vigliacchi assassini”.
“Perché non ci pieghiamo alla logica della violenza, della vendetta, della crudeltà gratuita – aggiunge – Perché non c’è alcuna logica e nessuna umanità nel lasciare orfani altri figli della nostra terra. La mafiosità di questo atto non si giustifica per nulla al mondo. Vergogna, vergogna, vergogna. Dobbiamo continuare ad avere fiducia nelle Istituzioni democratiche, nelle forze dell’ordine, nella magistratura. Nel lavoro di tante persone che continuano ad impegnarsi per il bene della nostra Mattinata.
“All’assassino chiedo di costituirsi, di pentirsi e di assumersi le proprie responsabilità. Dimostri di essere un uomo e non un animale. Sento dentro di me un profondo senso di sconforto e tristezza ma non di impotenza perché vivo le mie giornate nella consapevolezza che non riuscirete mai ad averla vinta sulla gente della mia Comunità. Mattinata ed io, nel mio piccolo, non ci arrenderemo mai. Mai”, conclude il sindaco Bisceglia.
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