Matera: minaccia di morte l’ex moglie, denunciato 32enne

La Polizia di Matera ha eseguito un’ordinanza di “Divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa” nei confronti di un uomo di 32 anni. È accusato di maltrattamenti in famiglia aggravati e continui, nonché di atti persecutori verso la moglie, anche in presenza della loro neonata figlia.

Le indagini della Squadra Mobile della Questura di Matera, coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno rivelato episodi ripetuti di abusi fisici e psicologici da parte dell’uomo verso la moglie, iniziati già durante il matrimonio e continuati durante la gravidanza e dopo la nascita della bambina.

Gli attacchi includono offese verbali, minacce di morte e il lancio di oggetti durante litigi, come un materasso e persino un cellulare verso la moglie. Le minacce si sono estese anche al padre della donna, giunto a Matera per sostenerla.

Durante un litigio in auto, nel luglio 2023, l’uomo avrebbe lanciato lo specchietto retrovisore contro il parabrezza mentre guidava. Anche dopo la separazione avrebbe continuato a minacciare la donna e suo padre, generando timore per la loro sicurezza.

Solo quando l’uomo ha minacciato la moglie e il suocero in una ludoteca frequentata dalla figlia, la donna ha chiamato il 113 per denunciare le persecuzioni. Le indagini successive hanno confermato le sue dichiarazioni.

Pertanto, il tribunale ha emesso un’ordinanza che impone al 32enne di mantenere una distanza di almeno 100 metri dalla donna e di astenersi dal comunicare con lei in qualsiasi modo. Le indagini sono in corso per ulteriori verifiche.

La Questura di Matera incoraggia le vittime di situazioni simili a denunciare questi abusi per intervenire e porre fine alle violenze. L’app YOUPOL della Polizia di Stato consente di segnalare episodi di violenza domestica tramite video, audio, immagini o testo, garantendo una maggiore interazione tra il segnalante e la sala operativa della Questura. L’app offre anche un modo per le vittime di violenza di genere di nascondere l’attività dell’app per proteggere la propria privacy nel caso il loro dispositivo venga esaminato da altri.

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