Matera, 56enne condannato per usura condotto in carcere

MATERA – Nel rispetto dei diritti della persona indagata e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue. Su disposizione della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Salerno, la Polizia di Stato di Matera ha dato esecuzione a un provvedimento SIEP (Sistema Informativo Esecuzioni Penali) nei confronti di un 56enne materano, condannato a 6 anni, 2 mesi e 20 giorni di carcere, per i reati di usura e tentata estorsione, duplice omicidio colposo e altro. Nel 2011, all’esito di attività di polizia giudiziaria svolta dalla Squadra Mobile, l’uomo fu arrestato per aver applicato tassi usurari del 40% ad un’imprenditrice del luogo, che gli si era rivolta in un momento di difficoltà economica, chiedendogli un prestito di 35mila euro, a fronte del quale il creditore pretendeva la restituzione di 49 mila euro. Nel 2014, l’uomo rimase anche coinvolto nella vicenda giudiziaria collegata al crollo di due palazzine in questo vico Piave, nella mattinata dell’11 gennaio, dove perirono due persone. In detta circostanza, gli vennero contestati i reati di duplice omicidio colposo, lesioni colpose e crollo di costruzioni con conseguente disastro colposo. Dopo essere stato rintracciato dagli agenti della Squadra Mobile, l’uomo è stato condotto in carcere, dove dovrà permanere fino al 25 gennaio 2030.

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