STORNARA- Frattura del setto nasale, 14 punti di sutura al labbro superiore e una emorragia cerebrale i segni lasciati su uno dei due fratelli gemelli di Orta Nova, rimasto a lungo in coma farmacologico e ancora oggi ricoverato in gravi condizioni presso l’ospedale “Casa sollievo della sofferenza”. L’altro se l’è cavata con 20 giorni di prognosi: il brutale massacro del 2 ottobre 2021 compiuto davanti a un bar di Stornara sembra aver identificato i responsabili.
Due persone sono state arrestate dai carabinieri della sezione Operativa di Cerignola, di concerto con la stazione dei carabinieri di Stornara, a seguito di approfondite e mirate indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Foggia.
Il massacro del 2 ottobre 2021
Intorno alle 21 di sabato 2 ottobre, davanti a un bar, dopo alcuni insulti ricevuti da due fratelli gemelli di Orta Nova da almeno quattro persone a bordo di un’Audi nera, si è scatenato l’inferno. Quando i due gemelli hanno chiesto i motivi degli insulti e avuto un diverbio, gli occupanti dell’auto sono scesi e armati di tirapugni, davanti alle tante persone della piazza e alcuni avventori del bar, li hanno massacrati di botte.
L’aggressione ha comportato per uno dei due fratelli il ricovero in ospedale, inizialmente solo per i traumi patiti, successivamente le condizioni cliniche si sono aggravate e tuttora il ragazzo è ricoverato in gravi condizioni. Non è stato ancora accertato in maniera inequivocabile se le condizioni siano peggiorate per altre concause o il tutto sia stato causato esclusivamente dalle percosse ricevute. La violenta aggressione ha scosso l’opinione pubblica del piccolo centro. Gli elementi indiziari acquisiti dai carabinieri sono stati posti a fondamento della richiesta cautelare avanzata dalla Procura della Repubblica e accolta dal giudice per le indagini preliminari con ordinanza emessa il 10 marzo.
Il provvedimento cautelare è stato notificato nei giorni scorsi dai carabinieri di Cerignola. Va precisato che il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e che gli indagati, seppur attinti da gravi indizi di colpevolezza in relazione al reato per il quale si è proceduto, non possono essere considerati colpevoli fino a condanna definitiva.
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