Maruggio

Maruggio, dottoressa aggredita alla Guardia Medica: UIL FPL ‘Inaccettabile’

Un nuovo episodio di violenza ha colpito il personale sanitario. Nella notte tra sabato e domenica, una giovane dottoressa in servizio presso la guardia medica di Maruggio è stata vittima di un’aggressione da parte dei genitori di un bambino in visita. L’episodio ha avuto conseguenze tali da spingere la professionista, profondamente scossa, a rassegnare le dimissioni, aggravando così la già critica situazione di carenza di personale presso la ASL di Taranto.

L’incidente si è verificato intorno alle 3 del mattino, quando una coppia di turisti si è recata presso l’ambulatorio chiedendo assistenza per il figlio. Nonostante la dottoressa avesse somministrato le cure necessarie e rassicurato i genitori sull’assenza di problemi rilevanti, la situazione è degenerata. La coppia, visibilmente agitata, ha reagito con insulti, minacce di morte e infine con un’aggressione fisica. Solo l’intervento dei soccorritori del 118 ha evitato conseguenze peggiori, ma lo shock subito ha portato la dottoressa a interrompere il servizio.

Giovanni Maldarizzi, segretario generale della UIL FPL Taranto, ha espresso una dura condanna per l’accaduto, richiamando l’attenzione sull’urgenza di garantire la sicurezza del personale sanitario. “L’aggressione alla collega di Maruggio è un fatto gravissimo e inaccettabile. Non è tollerabile che chi si dedica alla salute dei cittadini sia esposto a simili pericoli senza alcuna protezione”, ha dichiarato Maldarizzi, chiedendo alle istituzioni di intervenire prontamente.

La UIL FPL Taranto ha chiesto un piano di sicurezza che preveda la presenza costante di vigilanza presso i presidi di continuità assistenziale e una maggiore attenzione al benessere psicologico degli operatori. “Episodi come questo non solo mettono a rischio la vita dei professionisti, ma compromettono anche la qualità del servizio offerto ai cittadini”, ha concluso Maldarizzi, sottolineando la necessità di non permettere che paura e insicurezza diventino parte della routine quotidiana del personale sanitario.

L’organizzazione sindacale ha assicurato che continuerà a monitorare la situazione, promuovendo iniziative per evitare il ripetersi di episodi simili.

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