Il marò Massimiliano Latorre ha deciso di fare causa allo Stato chiedendo un maxi-risarcimento milionario per averlo fatto tornare in India dove rischiava la pena di morte. A rivelarlo è il Fatto Quotidiano, spiegando che il luogotenente, rimasto in carcere nel Kerala per 106 giorni insieme con il collega Salvatore Girone, chiede un risarcimento per non aver potuto fare carriera, mettere su famiglia e per diversi altri motivi. Il militare nato a Taranto nel maggio del 1967, tuttora in Marina, è difeso dagli avvocati Fabio Anselmo, già legale della famiglia Cucchi, e Silvia Galeone.
Per il momento, rivela il Fatto Quotidiano, è in corso all’Ordine degli avvocati di Roma la mediazione che precede obbligatoriamente le cause civili, ma presto potrebbe arrivare anche un’altra causa, da parte dell’altro marò Girone. “Abbiamo scritto una lettera alla Marina chiedendo di riparare al sacrificio patito da Girone, con toni amichevoli – spiega il suo avvocato, Enrico Loasses -, ma è arrivata una risposta negativa di una sola riga. Ora stiamo valutando”.
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