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Margherita, rapinati in casa: il racconto


É tornato a casa e ha visto la moglie e la figlia con un fucile puntato alla tempia. É la terribile scena che ha vissuto Giuseppe Capacchione, 60enne di Margherita di Savoia, lo scorso 28 novembre. A fare irruzione nel suo appartamento un gruppo di almeno quattro uomini, armati. Al momento dell’intrusione, in casa c’era una donna e sua figlia, minacciate dai ladri. Il signor Giuseppe, marito e padre delle due, era nel magazzino al piano inferiore. Ha sentito delle urla, è rientrato in casa e ha visto le donne con i fucili puntati alla testa. “Si muovevano da professionisti” ha detto Giuseppe che ha poi postato un video sui social in cui, visibilmente scosso per quanto accaduto ha raccontato ciò che è successo. “Non siamo miliardari, lavoriamo dalla mattina alla sera” chiedendosi perché proprio a loro. Tra i messaggi di solidarietà alla famiglia anche quello del sindaco, Bernardo Losispoto, che ha detto “quanto accaduto conferma che il nostro territorio sta attraversando un momento molto delicato dal punto di vista dei reati penali”. L’invito di Lodispoto è di fare squadra e a cooperare concretamente col personale di pubblica sicurezza a difesa dell’interesse comune di salvaguardare del territorio. “Diciamo no all’indifferenza, sì alla collaborazione con gli organi dello Stato”.

 

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