Manovra, aumento stipendi ministri: Governo pronto a fare retromarcia

Il Governo è pronto a fare marcia indietro sull’aumento degli stipendi ai ministri non parlamentari per ottenere il via libera alla manovra, accogliendo la richiesta del ministro della difesa Crosetto.

La mossa mira a distendere i rapporti con l’opposizione dopo le tensioni in conferenza dei capigruppo della Camera sui tempi di discussione. La maggioranza ha deciso di portare la manovra in Aula mercoledì, con la fiducia prevista per venerdì, rischiando però che l’ultimo via libera del Senato slitti a dopo Natale.

Intanto, il Mef introduce un fondo per micro-interventi a favore degli enti locali. Approvato all’unanimità un emendamento dell’opposizione che rifinanzia con un milione annuo dal 2025 il reddito di libertà per le donne vittime di violenza. Crescono anche i fondi per le missioni internazionali (+120 milioni nel 2025) e per l’editoria (+20 milioni).

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