MANFREDONIA – La sconfitta di Nardò brucia e non poco ma la Fidelis Andria ha subito la possibilità di riscattarsi, è tutto pronto infatti per il recupero della quindicesima giornata: esattamente un mese dopo, in un “Miramare” ancora deserto, la squadra di De Candia ed il Manfredonia ripartiranno dal primo minuto del secondo tempo e dallo 0-2 in favore dei federiciani. Le reti di Scaringella dal dischetto e dell’ex Quitadamo hanno indirizzato una partita che però non va assolutamente sottovalutata: il Manfredonia vive un momento d’oro e, salvo il match in questione, arriva da sette risultati utili di fila e tre vittorie consecutive, quattro nelle ultime cinque.
I sipontini giocano un buon calcio e dalla loro avranno la leggerezza psicologica di non aver più nulla da perdere, vista la preziosa vittoria di prestigio, giunta al fotofinish, contro il Martina ed una situazione di classifica molto più rosea di quanto ci si potesse aspettare. Differente, invece, il clima in casa Fidelis, i biancazzurri sono chiamati a difendere con le unghie e con i denti un doppio vantaggio che varrebbe tre punti pesanti in chiave play-off. Le due squadre avranno la possibilità di schierare un undici diverso rispetto a quello del 10 dicembre, ma non quei calciatori tesserati successivamente al primo tempo disputato fino all’infortunio del direttore di gara, lo stesso vale per Forte, difensore sipontino sostituito al quarto minuto. Il mercato ha cambiato i due organici, entrambi notevolmente rafforzati dalla prolungata sessione invernale. Tra le fila della Fidelis, oltre agli ultimissimi arrivati, mancheranno Strambelli e Russo, che dovranno scontare la vecchia squalifica, a rischio anche la presenza di Piccioni. Profondamente rinnovato il Manfredonia che, però, dovrà fare a meno dei più recenti rinforzi, tra cui gente di rilievo come Cicerelli ed Orlando. La squadra di Cinque rappresenta comunque un ostacolo complesso, ma anche la giusta chance di immediato riscatto per una Fidelis rinforzata da acquisti di spessore ma ferita da una sconfitta che adesso non dovrà lasciare il segno.
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