MANFREDONIA – Giuseppe Di Benedetto non sarà più il presidente del Manfredonia 1932, appena promosso in Serie D ma ancora da iscrivere allo stesso campionato guadagnato sul campo. Con una lettera aperta rivolta alla piazza sipontina, ha voluto congedarsi così.
LETTERA D’ADDIO AL MANFREDONIA DEL PRESIDENTE DI BENEDETTO
Cari tifosi della SSD A RL Manfredonia 1932 mi rivolgo a Voi con il cuore a pezzi.
Dopo un anno di emozioni vissute insieme e che ci hanno visto alzare al cielo la Coppa Italia Regionale prima e successivamente nell’indimenticabile 21 maggio 2023 festeggiare la vittoria del campionato di Eccellenza con la sofferta ma meritatissima vittoria nella finale con il Gallipoli.
Abbiamo vinto tutti insieme contro tutto e tutti, pur avendo nemici all’interno, abbiamo vinto giocando un intero campionato peregrinando durante la settimana per gli allenamenti e la domenica su campi diversi, pur di coltivare quel sogno che poi è diventato realtà.
Da solo, con grandi sacrifici, sforzi economici ed organizzativi, ho mantenuto fede agli impegni che mi ero assunto con voi al momento del mio arrivo a Manfredonia in quel non lontano 24 giugno 2022.
Il Manfredonia Calcio 1932, mia e vostra amata creatura, è in serie D, quel campionato nazionale che la città oggi merita.
Dopo questo fantastico anno ricco di vittorie e soddisfazioni giunge però al termine la mia breve ma intensa esperienza di presidente della SSD A RL Manfredonia Calcio 1932, sicuramente non voluta dal sottoscritto ma indotto dalla volontà altrui e, a tal proposito, vorrei spiegare il perché mi sono visto costretto a dare le DIMISSIONI ed andare via.
Gli obiettivi sportivi da me fissati al mio arrivo a Manfredonia sono stati tutti brillantemente raggiunti, mentre le promesse e le certezze date, da chi di competenza, sulla consegna del ristrutturato stadio “Miramare” sono state totalmente disattese e continuano ad esserlo … con la squadra e calciatori che hanno girovagato per un anno intero come nomadi.
Come si può programmare una nuova stagione sportiva senza sapere se si ha o si avrà a disposizione uno stadio, dove allenarsi e dove giocare?
E non solo. Proprio in relazione al problema “Miramare”, oggi il sottoscritto è oggetto di una lunga squalifica per responsabilità oggettiva susseguente ad un deferimento scaturito da una segnalazione alla Procura Federale FIGC e ad un comportamento poco rispettoso delle normative federali di chi avrebbe dovuto tutelare anche la società Manfredonia e per un capriccio, quale quello di una scritta di alcuni under “ basta bugie vogliamo il miramare “, oggi mi trovo a pagare.
Questo ha creato non pochi problemi di carattere societario ed amministrativo acuiti ancor più dal comportamento ostruzionistico e poco collaborativo dell’altra parte societaria e di chi la rappresenta.
La misura è colma e perciò vado via, ma ho ritenuto corretto comunicare questa scelta in tempo utile, viste le imminenti scadenze federali, come l’iscrizione al prossimo campionato e consentire in tal modo a chi dovrà gestire la ripartenza di trovare “ una nuova struttura “ per garantire l’iscrizione della squadra e conquistare
nuovi e sempre più ambiziosi traguardi’.
Ringrazio di vero cuore la splendida tifoseria del Manfredonia, in modo particolare Giuseppe Scarano e Ignazio, quali vero valore aggiunto di questa società, che hanno sostenuto la squadra seguendola sempre nel nostro peregrinare per la mancanza di un nostro stadio, tutte quelle persone che hanno condiviso con me momenti difficili e immense gioie, gli sponsor e, sopratutto, la famiglia Vitulano, che hanno reso concreta la possibilità di raggiungere traguardi storici come la vittoria della Coppa Italia Regionale, che ho lasciato come attestato di stima nella bacheca della Gradinata est e la tanto agognata promozione in serie D.
Spesso le esperienze di vita hanno una durata temporale limitata con un inizio ed una fine e questa mia esperienza non fa eccezione, certo e consapevole di aver dato il mio massimo e fiducioso impegno che altri porteranno avanti ciò che è stato fatto con ancora più vigore e successi.
Esorto chi ha il ruolo e il dovere istituzionale, di esprimere il massimo impegno possibile nel mettere a disposizione della squadra e della città lo stadio “Miramare”.
Porterò sempre nel cuore la città di Manfredonia, la splendida tifoseria e le vittorie sportive conquistate ma non posso non pensare a quanto si poteva ancora fare ed al perchè qui non mi è stata data questa possibilità.
Personalmente amo il calcio e se dovessi continuare a farlo, farò “quello vero“, quello che sprigiona sudore nel campo e non nelle oscure stanze
Chi vuol capire sicuramente capirà.
Con affetto e profonda stima
Giuseppe Di Benedetto
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