Maltempo rovina il 1° maggio a 23 milioni di italiani

Il maltempo rovina i piani dei ventitré milioni di italiani che hanno scelto di passare il Primo Maggio all’aperto. Lo afferma un’indagine Coldiretti/Ixe’ sui ponti di primavera con la nuova perturbazione che manda all’aria in molte regioni le scampagnate programmate per la Festa del lavoro.  

Un 11% di italiani risolve il problema andando a trovare parenti e amici, mentre un 27% rimane a casa e una minoranza del 6% ne approfitta per partecipare a mostre o concerti, secondo Coldiretti/Ixe’. Ma ci sono anche circa 5 milioni di italiani che hanno approfittato del ponte per fare una breve vacanza.

Quattrocentomila quelli che scelgono l’agriturismo, con molte strutture che vedono il tutto esaurito, confermando gli ottimi risultati del ponte del 25 aprile ma anche della recente Pasqua, sulla base delle stime Campagna Amica Terranostra. Il segno che il cibo è diventato centrale nelle vacanze degli italiani, che spesso approfittano del viaggio per sperimentare sapori nuovi, grazie anche alla grande varietà dell’offerta enogastronomica delle diverse regioni. Non a caso anche per il Primo maggio sono molteplici le tradizioni culinarie lungo lo Stivale, che si affiancano al classico fave e pecorino caratteristico del Centro Italia e di parte del Sud, anche se sui prodotti simbolo dei ponti primaverili pesano gli effetti dei cambiamenti climatici.

Le bizzarrie del meteo tagliano quest’anno le fave dalle tavole del Primo maggio, con la produzione dei tradizionali baccelli da sposare al formaggio che è stimata in calo del 20% a causa dell’effetto combinato di maltempo e siccità che hanno colpito le principali regioni produttrici, a partire dalla Sicilia. Il risultato è che la produzione italiana di fave si dovrebbe aggirare quest’anno poco sopra i 30 milioni di chili, quasi la metà nel confronto con dieci anni fa, secondo l’analisi Coldiretti. 

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