“Con l’ultima ondata di maltempo sale il conto degli eventi estremi in Puglia. Dall’inizio dell’estate più bollente si sono verificati ben 20 tra nubifragi, bombe d’acqua, tornado, tempeste di vento, grandinate e ondate di calore”. Emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia che in una nota spiega come “sia evidente un tendenza alla tropicalizzazione del clima in Italia: nel mese di giugno la temperatura è stata superiore di ben +2,88 gradi rispetto alla media, valori vicini al massimo registrato nel 2003. Nel mese di luglio, la colonnina è stata più alta di +2,26 gradi, inferiore solo al 2005, su dati Isac Cnr, che effettua rilevazioni in Italia dal 1800″.
Per Coldiretti “le precipitazioni violente provocano danni perché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua su un territorio reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono. I fenomeni estremi, oltre ad azzerare le produzioni, danneggiano piante e alberi, con una frequenza e una violenza che gli agricoltori non possono in alcun modo gestire e sopportare in solitudine. Il rischio idrogeologico riguarda contesti prevalentemente agricoli o naturali per il 67% perché in Puglia la terra frana e si consuma anche a causa dell’abbandono delle aree rurali per fattori diversi a cui si aggiungono fenomeni meteorologici sempre più intensi, concentrati in poche ore e su aree circoscritte, con alluvioni e danni anche in aree non eccessivamente antropizzate. La salvaguardia del suolo, dell’ambiente e delle produzioni agricole e agroalimentari è fondamentale per garantire un avvenire alle future generazioni”.
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