Mafia, operazione “Mare Nostro”: indagato anche il sindaco di Scanzano per un “inchino”

Pesca e commercio del pescato al centro dell’operazione interforze che ha portato al fermo di 21 persone appartenenti ai clan mafiosi tarantini-lucani Scarci-Scarcia. Ma sono 80 i capi di imputazione contestati tra cui anche un “inchino”. L’accusa – come ha confermato il Procuratore Curcio – sarebbe nei confronti del sindaco di Scanzano Jonico (Mt) ed ex consigliere regionale della Lega, Pasquale Carriello, che il 15 agosto scorso avrebbe turbato l’esercizio della “Processione della Madonna del Mare con le barche” avendo fatto una sorta di “inchino” con la statua dinanzi allo stabilimento balneare riconducibile al clan.

L’ELENCO DEI SOGGETTI DESTINATARI DEL FERMO PER INDIZIATO DI DELITTO DEL P.M.

1. FLORIO Mario (Cl. 1960)
2. GAGLIANDRO Francesco  (Cl. 1987)
3. GAGLIANDRO Giuseppe (Cl.1960)
4. NGJELA Xhoni (Cl. 19)
5. PASSARELLI Giuseppe (Cl. 1973)
6. SCARCI Andrea (Cl. 1954)
7 . SCARCI Giuseppe (C.l 1955)
8 . SCARCI Luciano (Cl. 1985)
9. SCARCI Pietro (C.l 1978)
10. SCARCIA Adriano (Cl. 1962)
1. SCARCIA Daniele (Cl. 1973)
12. SCARCIA Emanuele (Cl. 1987)
13. SCARCIA Giuseppina (C.l 1989)
14. SCARCIA Salvatore (Cl. 1967)
15. BOCCIA Egidio (Cl. 1981)
16. GIORDANO Antonio (Cl. 1984)
17. COTUGNO Saverio (Cl. 1973)
18. MULLAJ Alessio (Cl. 20)
19. ALBANO Pietro (Cl. 1991)
20. LOFRANO Matteo (Cl. 1986)
21. DINISI Pasquale (Cl. 1983)

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