La Procura della Repubblica di Potenza ha emesso un ordine di carcerazione nei confronti di Antonio Gialdino, 52enne di Policoro (Mt), che dovrà scontare una pena di dieci anni di reclusione perché riconosciuto responsabile di un duplice tentato omicidio, aggravato dal metodo mafioso, avvenuto la sera del 10 ottobre 2019 proprio a Policoro. L’uomo è stato condannato in via definitiva anche per detenzione e porto illegale di arma da fuoco. Quella sera, Gialdino, sparò tre colpi di pistola da breve distanza, “e con intenzione omicida”, contro due uomini che rimasero feriti uno all’addome e ad un polmone, l’altro al collo: entrambi furono ricoverati negli ospedali di Policoro e Potenza, da dove furono dimessi “dopo diversi mesi”.
Il fatto avvenne davanti ad un chiosco-bar di proprietà del figlio dell’uomo poi condannato con sentenza definitiva. Secondo le indagini della Polizia, il duplice tentato omicidio maturò nel quadro di “una lunga scia di danneggiamenti ed aggressioni, anche armate, tra appartenenti a due contrapposte organizzazioni criminali di Policoro”. L’indagato fu individuato il giorno dopo e la Procura distrettuale antimafia di Potenza ne decise il fermo di indiziato di delitto. Secondo la Procura, “la forza intimidatrice” del duplice tentato omicidio era “funzionale a rafforzare quel diffuso clima di assoggettamento ed omertà che si respirava a Policoro negli anni scorsi”, con “numerosi tentati omicidi, danneggiamenti, aggressioni, attentati incendiari ad attività imprenditoriali, commerciali ed agricole”. Il fermo dell’indagato subito dopo il fatto avrebbe “impedito il verificarsi di fatti analoghi, in una prevedibile spirale di vendetta”.
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