La questione è delle più spinose e difficili da dipanare. La vertenza Lyondell Basell fa tremare il territorio brindisino per le possibili conseguenze occupazionali, sociali ed economiche. Sull’argomento è tornato l’on. Mauro D’Attis a margine di un incontro con il prefetto Michela La Iacona: “Si tratta di una questione nevralgica per Brindisi e per la Puglia, su cui ho già, assieme ad altri colleghi, depositato un’interrogazione al governo, ma anche nazionale perché investe ad ampio raggio le politiche industriali del nostro Paese: è evidente che il gruppo americano non possa assumere una decisione del genere senza alcun confronto con le istituzioni. Ma ci sono più vicende che si stanno affastellando a Brindisi e che riguardano il futuro dell’industria post carbone, tanto da richiedere l’avvio di un focus che coinvolga le istituzioni regionali e nazionali. La crisi Basell può provocare un effetto domino su tantissime realtà dell’indotto, ma non è l’unica che in queste settimane richiama l’attenzione pubblica. C’è anche la transizione ecologica che interessa la Centrale Federico II di Enel. Perciò, adesso l’impegno deve viaggiare sui binari del confronto tra Governo e Regione, con determinazione per il rilancio del settore industriale della città. Il futuro di Brindisi ha tutte le carte per essere una “questione nazionale”.
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