“Non penso ci sia un salto di qualità del sistema mafioso in provincia di Foggia”, ha detto Teo Luzi, comandante generale dell’arma dei carabinieri, in visita nel pomeriggio di giovedì 14 marzo al comando provinciale di Foggia, guidato dal colonnello Michele Miulli.
“Penso esattamente il contrario, ovvero che lo Stato ha messo in piedi un’ottima organizzazione investigativa e giudiziaria – ha aggiunto Luzi -. Il fenomeno lo conosciamo bene, siamo determinati e ovviamente operiamo in uno Stato di diritto con le regole di democrazia. Sono certo che riusciremo a controllare il fenomeno e auspicabilmente potremo ottenere risultati migliori rispetto al passato”.
”Il cittadino fa sempre la sua parte. Mi sento di dire che il cittadino deve avere fiducia verso le istituzioni. Nessuno si aspetta che il cittadino faccia chissà cosa, ma che debba avere fiducia nelle istituzioni, magistratura, prefettura, forze dell’ordine che lavorano nel loro interesse”, ha aggiunto Luzi.
“Lo Stato ha reagito”.
“La provincia di Foggia è una realtà molto importante, una provincia affascinante dal punto di vista territoriale. Non ci dobbiamo nascondere che ci sono problemi di criminalità comune e organizzata, ma proprio in questo settore vorrei dare un messaggio positivo perché alla fine lo Stato è riuscito a reagire”, ha sottolineato Teo Luzi.
“I carabinieri hanno messo su una bella organizzazione, quindi siamo fiduciosi nel controllo delle devianze. Lo Stato si è reso conto che a Foggia c’erano problemi dal punto di vista della criminalità e ha reagito mettendo in piedi strutture importanti come la sezione della Dia (direzione investigativa antimafia), del Ros (raggruppamento operativo speciale), potenziato strutture investigative del comando provinciale e quindi la macchina dello Stato ha reagito in maniera positiva”, ha precisato il comandante generale dei Carabinieri.
“Il lavoro da fare è ancora tanto. Il problema va affrontato su diversi fronti, da quello dell’associativismo criminale, passando per quello della tutela dei cittadini, dalla criminalità comune all’attenzione alle amministrazioni comunali che talvolta, alcune, poche a dire il vero, non si comportano come dovrebbero nell’interesse dei cittadini. Poi, c’è il grande tema del sequestro dei beni ai mafiosi. Siamo pronti, determinati e fiduciosi”.
“Area foggiana non è terra di rifiuti”.
“Non mi sento di dire che è la terra dei rifiuti”. Così Teo Luzi, comandante generale dei carabinieri, in visita al comando provinciale di Foggia parlando con i giornalisti. “A volte sono messaggi mediatici per richiamare attenzione. E’ chiaro che nel Foggiano, come in altre realtà anche del nord Italia, ci sono aree più compromesse dal punto di vista ambientale”.
”Anche qui abbiamo strutture importanti, come i carabinieri del Noe (nucleo operativo ecologico), i carabinieri forestali che lavorano nell’interesse degli italiani. Facciamo le nostre indagini, i sequestri e credo che lavorando seriamente con grande determinazione anche qui c’è ampio margine di miglioramento”.
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