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“L’Offesa” a teatro: storia vera di un errore giudiziario tutto tarantino

La vicenda di Anna Maria Manna, arrestata per pedofilia e poi prosciolta, diventa una pièce

TARANTO — Ha debuttato, al teatro Le Sedie di Roma, L’Offesa, spettacolo teatrale tratto dall’omonimo libro dell’avvocato tarantino Rosario Orlando. La pièce racconta la drammatica storia di Anna Maria Manna, una donna di Palagiano arrestata nel 2000 con l’accusa di pedofilia per un clamoroso errore investigativo, e prosciolta dopo 14 mesi di incubo.

La produzione, firmata da L’Albatro e Nutrimenti Terrestri con il patrocinio di Errori Giudiziari, ripercorre la vergogna e la sofferenza inflitte a una donna innocente. Sotto la regia di Carlo Fineschi, la storia prende vita sul palco con gli interpreti Sara Allegrucci, Matteo Bolognese, Edoardo Ciufoletti e Chiara Della Rossa.

Tutto ebbe inizio quando alcuni bambini di una scuola elementare di Palagiano denunciarono festini a luci rosse con adulti. La polizia mostrò loro un album di foto prelevate dall’anagrafe, tra cui quella di Anna Maria Manna all’età di 17 anni. I bambini la indicarono, ma si trattava di un grave errore. L’avvocato Orlando dimostrò che la donna si trovava a Torino per un concorso vinto come impiegata comunale proprio nei giorni in cui si sarebbero verificati i fatti.

A quattro mesi dall’arresto, nell’incidente probatorio nessun bambino la riconobbe più. Ma il danno ormai era fatto: Anna Maria Manna aveva già conosciuto la vergogna del carcere e il peso di un’accusa infamante. Oggi, quella vicenda trova voce a teatro per raccontare il dramma di chi è vittima di errori che cambiano la vita.

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