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Cosimo Sardelli

Lo contro tra FP CGIL e Comune di Crispiano finisce in tribunale

Il sindacato denuncia condotta antisindacale e porta l’ente davanti al Giudice del Lavoro

Non si allenta la tensione tra la Funzione Pubblica CGIL e il Comune di Crispiano. Dopo diversi tentativi di dialogo rimasti senza risposta, il sindacato ha deciso di adire le vie legali, trascinando l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Luca Lopomo, davanti al Giudice del Lavoro del tribunale di Taranto.

Nel ricorso, presentato e firmato dall’avvocato Luca Bosco, la FP CGIL accusa l’ente di una serie di comportamenti antisindacali, volti a indebolire il ruolo e la funzione di rappresentanza della sigla, in particolare in vista del rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU), che si aprirà il 14 aprile.

Il nodo: il Piano Integrato 2025-2027

A innescare lo scontro è stata l’approvazione, da parte del Comune, del Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) per il triennio 2025–2027, avvenuta – secondo il sindacato – senza alcuna comunicazione preventiva alle organizzazioni sindacali, in violazione del CCNL Funzioni Locali. La legge, infatti, impone che tale informazione sia trasmessa in forma scritta prima dell’adozione del piano, come elemento fondamentale per un corretto esercizio delle relazioni sindacali.

Sardelli (FP CGIL): “Atto grave e reiterato”

«Non si tratta di un caso isolato – spiega il segretario generale della FP CGIL Cosimo Sardelli -. Anche la modifica del Piano del fabbisogno del personale per il triennio 2025–2027 è avvenuta senza il necessario confronto. In particolare, con una delibera di febbraio, il Comune ha deciso di aumentare l’orario settimanale da 18 a 24 ore per tre dipendenti, escludendo ancora una volta le sigle sindacali dal dialogo».

Verso la decisione del giudice

La FP CGIL, dopo ripetuti tentativi di confronto respinti al mittente, ha quindi scelto di ricorrere al tribunale, chiedendo di riconoscere e sanzionare la condotta antisindacale dell’ente, con l’obiettivo di annullare gli effetti dei provvedimenti adottati senza il coinvolgimento del sindacato. Ora sarà la Magistratura a pronunciarsi.

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