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Lenticchie protagoniste del cenone pugliese: fortuna e tradizione

Le lenticchie si confermano regine del cenone di Capodanno in Puglia, con una presenza immancabile nell’82% dei menu, secondo un’analisi di Coldiretti Puglia condotta nei mercati di Campagna Amica. Un’abitudine radicata in una regione dove il consumo di legumi è parte della cultura alimentare: il 63% dei pugliesi li mangia più di una volta a settimana, come rilevato dall’ISTAT.

Particolarmente apprezzate sono le lenticchie di Altamura IGP, simbolo di fortuna e benessere, spesso abbinate a cotechino e zampone artigianali. Tradizione vuole che siano accompagnate anche da chicchi d’uva (uno per ogni mese dell’anno) e dai melograni, simboli di prosperità e protezione. Curiosa la consuetudine di cucinare spaghetti interi come ulteriore rito beneaugurale.

La produzione pugliese di lenticchie, che nel 2024 ha raggiunto quasi 6.000 quintali, riflette un crescente interesse verso alimenti salutari e sostenibili. La Coldiretti evidenzia come la “svolta green” nelle scelte dei consumatori abbia favorito l’aumento della domanda, non solo per il prodotto fresco ma anche per i trasformati, come pasta e farine di legumi.

Le lenticchie di Altamura, note sin dall’antichità e citate persino nella Bibbia, vantano un alto valore nutrizionale: 100 grammi contengono proteine, fibre, vitamine e minerali, equivalendo a 215 grammi di carne. Benefiche per il cuore e l’intestino, sono anche alleate della memoria e del sistema nervoso, grazie alla presenza di tiamina e vitamina PP.

Negli anni ’70 la loro produzione aveva subito un calo, ma oggi queste lenticchie, definite da Gambero Rosso “integre e compatte”, sono tornate protagoniste, soddisfacendo anche le esigenze delle donne lavoratrici grazie ai tempi di cottura ridotti (30 minuti).

Per tutelare la qualità e il vero Made in Italy, Coldiretti invita a scegliere legumi con origine certificata o acquistati direttamente dagli agricoltori nei mercati locali. Le lenticchie, simbolo di tradizione e fortuna, si confermano così un elemento insostituibile della tavola pugliese di fine anno.

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