Bari – I primi cittadini tornano in pressing ma, stavolta, lo fanno con un flash mob dall’atrio del Consiglio regionale pugliese: l’aula al primo piano del palazzo di via Gentile è quella che non ha ancora sancito il passo indietro sulla norma, approvata in sessione di Bilancio, che chiede ai sindaci di dimettersi 180 giorni prima, in caso di candidatura. Neppure l’impugnativa del governo è bastata. E così, sono arrivati da tutte e sei le province e hanno firmato un documento comune che rimarrà esposto nell’agorà come monito: lesione dell’elettorato passivo e della continuità amministrativa, spiegano. Per ora, non si è dimesso nessuno ma promettono di disertare le occasioni in cui serva mostrare la fascia.
potrebbe interessarti anche
Un uomo di Modugno ucciso vicino a Roma con un colpo di pistola
Salvini blocca il decreto autovelox: servono nuovi approfondimenti
Corato: operaio senza vita in appartamento, indaga la Procura
Bari, ‘Ricicla da campione’ fa tappa al San Paolo
FAI, a Bari giornate di Primavera al Piccinni ed a Palazzo di Città
Taranto, Alfonso Alfano annuncia la sua candidatura a sindaco