“La nuova diffida inviata dal Ministero dell’Ambiente ad Acciaierie d’Italia evidenzia l’urgenza di una rapida decarbonizzazione dello stabilimento siderurgico di Taranto”. È quanto dichiarato da Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto, commentando la misura presa nei confronti della ex Ilva. “Gli impianti attuali, come cokerie e altiforni alimentati a carbone, devono essere rapidamente dismessi per favorire il passaggio a tecnologie più sostenibili come i forni elettrici, in modo completo e accelerato”, ha aggiunto.
La diffida ministeriale segue le verifiche condotte da Ispra, che hanno rilevato ripetuti superamenti dei limiti giornalieri di emissioni di ossidi di azoto (NOx) previsti dall’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), scaduta il 23 agosto 2023. Gli NOx, composti dal monossido di azoto (NO) e dal biossido di azoto (NO2), sono riconosciuti per i loro effetti nocivi sulla salute umana e sull’ambiente. “Il biossido di azoto provoca irritazioni respiratorie, bronchiti croniche e asma, oltre a contribuire alla formazione delle piogge acide, con conseguenze gravi sugli ecosistemi”, ha spiegato Franco.
La nuova diffida riguarda invece il superamento dei limiti giornalieri per fenoli totali e cianuri. “Il superamento dei limiti per i fenoli è già stato rilevato due volte in un anno, con valori di emissione di gran lunga superiori a quelli consentiti dall’AIA. Questa situazione non può che destare seria preoccupazione”, ha sottolineato la presidente di Legambiente.
Franco ha concluso ribadendo la necessità di rispettare rigorosamente le prescrizioni dell’AIA: “In caso di ulteriori sforamenti, il Ministero dell’Ambiente deve procedere con la sospensione delle attività responsabili delle emissioni”.
potrebbe interessarti anche
Taranto, 16enne morto in incidente stradale: condannata l’automobilista
Paura sulla nuova SS 172: auto ribaltata, coinvolta una famiglia
Taranto, asili nido comunali: mobilitazione sindacati contro esternalizzazione
Centrodestra Taranto: ‘Melucci ha ingannato i cittadini’
Taranto, passeggini in marcia contro asili privatizzati
Bruni: il camiciaio pugliese che ha vestito il Papa