LECCE – Assolta perché non imputabile nel momento in cui ha commesso il fatto. E’ la sentenza emessa dalla prima sezione penale del Tribunale di Lecce a carico di una vigilessa di 60 anni di Lecce in servizio nel Comune di Nardò. La donna era imputata per omicidio stradale per aver causato il 2 agosto 2016 in via Adriatica la morte di un pensionato di 82 anni: aveva invaso con la propria auto la corsia dove procedeva l’anziano a bordo di una Fiat Punto. La donna, sulla base di una consulenza tecnica presentata dalla difesa, sostenuta dall’avvocato Paolo Spalluto, è stata ritenuta affetta da sincope neuromnediata legata ad un transitorio “mafunzionamento” del sistema nervoso autonomo, che come sostenuto dai consulenti di parte, avrebbe quindi decretato nei minuti antecedenti l’impatto una perdita di coscienza. Un malore improvviso riconducile ad uno stato morboso che avrebbe inciso sulle potenzialità intellettive e volitive del soggetto e le sue funzioni. Per cui sulla base dell’articolo l’art. 42 del cp “Nessuno può essere punito per un’azione o un’omissione preveduta dalla legge come reato, se non l’ha commessa con coscienza e volontà”, è stata assolta. L’accusa aveva chiesto la condanna a un anno e 4 mesi di reclusione con la revoca della patente
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