Lecce-Venezia è durata 90 minuti, ma gli spunti che ha regalato sono così tanti che quello scontro diretto sembra si sia giocato per giorni ininterrottamente. Le chiavi di lettura di quell’1-1 sono di prevalenza negativa, ma qualcosa di positivo si è senza ombra di dubbio visto. Come recentemente accaduto contro Bologna e Monza (tanto per menzionare i due pareggi più recenti in ordine temporale) il punticino raccolto contro i lagunari sta più che stretto al Lecce.
Il palo prima, e la grande parata di Radu poi, hanno indubbiamente salvato la formazione di Di Francesco da una rimonta, che per lunghi tratti del secondo tempo ha riecheggiato nell’aria. Una reazione simile dopo uno svantaggio non era assolutamente scontata, ed a pareggiare i conti è stato proprio l’uomo più chiacchierato delle ultime settimane in casa Lecce. Baschirotto non segnava da due anni, ed ha risposto a modo suo alle critiche che lo hanno recentemente visto protagonista.
Il Lecce ha finalmente sfruttato in proprio favore i calci piazzati, e per la prima volta in stagione è andato in gol un calciatore di ruolo diverso rispetto agli attaccanti. Il problema è che contro il Venezia, con tutte le attenuanti del caso, si poteva e doveva vincere. Lo sanno bene i tifosi, che quest’anno avevano sempre accolto la squadra al triplice fischio con un applauso d’incoraggiamento. Anche dopo duri ko o pareggi sciapi. Domenica per la prima volta sono invece arrivati dei fischi e la squadra è stata anche respinta nel momento in cui stava per raggiungere la curva.
Una vera e propria contestazione dunque, con tanto di cori contro Corvino e contro la gestione delle finanze in sede di calciomercato. Il periodo è delicato, lo sfogo di Giampaolo nel dopogara ne è palese testimonianza. Fortunatamente ai piani bassi non ha vinto nessuno e tutto è rimasto invariato, compresi i due punti di distanza dall’Empoli e dalla zona retrocessione.
Il calendario è però adesso dei peggiori: sabato sera si va a Torino per sfidare la Juventus, per poi ospitare il Como al Via del Mare e scontrarsi negli ultimi due impegni di aprile con l’Atalanta a Bergamo e con il Napoli in Salento.
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