Il dado è stato lanciato nei giorni scorsi dal sindaco, Adriana Poli Bortone, che ha annunciato l’adesione di Lecce all’associazione delle Città Oronziane di cui fanno parte: Andrano, Botrugno, Caprarica di Lecce, Diso, Muro Leccese, Ostuni, Surbo, Turi e Vernole. Gli ingranaggi della macchina sono stati messi in moto per accedere alla rete territoriale di vie che da Turi giungono sino ad Andrano sulle orme del santo lasciate durante la sua missione di conversione e di fuga per scampare alle persecuzioni cristiane, attraversando quella che in età antica fu la Regio Secvnda Augustea Apvlia et Calabria. Un Cammino non solo di fede, ma anche di storia, di cultura, di devozione e di tradizione nel ricordo del proto vescovo di Lecce venerato come patrono nelle città che aderiscono all’iniziativa o tenuto in grande considerazione da quelle che hanno sottoscritto la Convenzione per favorire la visita dei fedeli nei luoghi di culto in occasione delle celebrazioni tributate in suo onore. Il progetto, condiviso anche da vescovi e arcivescovi delle parrocchie ricadenti sotto la loro giurisdizione, mira a diventare volano di sviluppo territoriale rientrante a pieno titolo negli interventi del turismo destagionalizzato che trova nei cammini lungo la via Francigena un nobile esempio da seguire e imitare alla scoperta di cripte bizantine, chiese barocche, torri, castelli, abbazie e prodotti enogastronomici. Inoltre, punta a rinsaldare il profondo legame spirituale e culturale tra le comunità coinvolte nel segno di Oronzo vescovo e martire.
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