Lecce. Storie e Memorie di Puglia

Secondo Convegno Pugliese di Studi Araldici e Nobiliari per dipanare il filo intimamente legato a “Storie e Memorie di Puglia”. Un incontro culturale andato in scena presso il Grand Hotel Tiziano a Lecce aperto a nobili e appassionati di araldica per ripercorrere la storia nobiliare in prospettiva di tramandarla alle nuove generazioni e diradare le nebbie del passato. Un passato di luci e ombre ma ricco di fascino e di senso dell’onore. Il convegno organizzato dall’Accademia di Studi Araldici, Nobiliari e Cavallereschi di Taranto, è stato arricchito dai contributi dei relatori che hanno acceso un faro su diverse casate che hanno lasciato un segno indelebile alcune delle quali rinomate altre poco conosciute delle terre pugliesi. Il conte Enzo Modulo Morosini di Risicalla e Sant’Anna Morosina  (Venezia) ha aperto il ventaglio su diverse casate degne di  nota e Sua Altezza il principe, Roberto Spreti Malmesi, presidente dell’associazione non riconosciuta denominata Unione della Nobiltà Bizantina, ha sviscerato il tema della Nobiltà ai nostri giorni. Il tema della Nobiltà racchiusa nei libri e negli archivi di famiglia continua ad affascinare. Nobili si nasce o si diventa? Si ha la necessità di un riconoscimento formale da parte della collettività che abbia un valore giuridico o conta di più la nobiltà d’animo? Un tempo per detenere un titolo nobiliare contava la ricchezza, l’esercizio del potere e l’abilità nell’uso delle armi. L’ascesa di una dinastia era favorita da matrimoni e alleanze tra aristocratici e potenti sovrani, ma quanto rimane di quelle gloriose storie dopo il terremoto della rivoluzione francese che segnò una drammatica lacerazione ideologica, spirituale e morale? Il convegno ha cercato di cogliere non tanto l’esaltazione della genealogia ma virtù, valori, tradizioni, doveri, gesta eroiche e testimonianze preziose moralmente e storicamente, portando alla riscoperta delle radici del passato radicate nell’humus del destino e della storia con la consapevolezza che non è solo la stirpe a rendere nobili, ma anche la nobiltà d’animo. Nel corso dell’evento è stata ospitata la cerimonia di consegna del Premio di Araldica dei Marchesi di Sansevero e delle benemerenze accademiche. In seguito al protocollo d’Intesa tra l’Accademia di Studi Nobiliari e Cavallereschi di Taranto e la Norman Academy, rappresentata dal segretario generale, cav. Vincenzo Cortese, sono state consegnate anche le onorificenze a coloro i quali si sono distinti nella divulgazione scientifica attraverso vari media tra cui la giornalista/archeologa di Antenna Sud, Lory Larva, specializzata in valorizzazione del patrimonio culturale.

About Author