Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce

Lecce, Sticchi Damiani: ‘Sorpreso da parole presidente Empoli’

“Mi hanno sorpreso le dichirazioni del presidente Corsi, con l’Empoli ci sono ottimi rapporti, ma magari c’è un momento di stress che porta a poca lucidità. Le esternazioni del presidente dell’Empoli sono gravi, oltre al rammarico personale credo debbano portare a qualcosa. Quelle dichiarazioni sono state segnalate da parte nostra alla procura federale in mattinata”. Così Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, a Radio Sportiva, sull polemiche da Empoli per la sconfitta dei giallorossi di mister Gotti con l’Udinese.

“Quando Lecce-Udinese è stata programmata come posticipo, ho chiamato in Lega chiedendo contemporaneità, perché questo dev’essere lo spirito – spiega il numero uno giallorosso -. Non ho timore di essere smentito, io stesso avevo chiesto contemporaneità, poi abbiamo festeggiato la salvezza senza scendere in campo. La squadra ha fatto il suo, ma 24 ore prima avevamo centrato l’obiettivo, alcuni calciatori non riescono a tenere alta la tensione, altrimenti dovremmo stare a sindacare ogni risultato. Non voglio far polemiche, ma sono dichiarazioni (quelle di Corsi ndr) imprudenti”.

Il presidente del Lecce parla anche della salvezza ottenuta, in anticipo, dai suoi. “Da un punto di vista della gestione sono molto soddisfatto. Il monte ingaggi è contenuto, il più basso della A – sottolinea -. Gli investimenti del club sono stati fatti nell’acquistare i cartellini dei propri giocatori, non amiamo prendere calciatori in prestito, formarli e rimandarli alla casa madre. In questi termini unire risultato sportivo e economico è eccellente”.

Ma ora Gotti rimarrà sulla panchina della squadra salentina? “Gotti si incontrerà entro breve con Corvino e Trinchera, credo i progetti della società e del mister possano coincidere”, conclude Sticchi Damiani.

LA POLEMICA DI CORSI

Il gol annullato a Maleh e il rigore fischiato contro ben oltre il 100° minuto: all’Empoli non va giù il pareggio di Udine e lo fa sapere tramite il presidenteFabrizio Corsi. “Sia la rete annullata che il rigore a tempo scaduto sono episodi gravi ma da inizio campionato sappiamo che sarebbero potute capitarci cose così. Rispetto ad altri presidenti forse ho meno forza mediatica per alzare la voce e determinare…”. Corsi, parlando a Radio Sportiva, poi rialza la squadra: “Non c’è tempo per piangerci addosso, la partita contro la Roma deve essere un’opportunità, questa settimana va vissuta ricercando risorse fisiche e mentali. Concentriamo le attenzioni su questo match, tutto il resto può distrarci. E magari all’ultima giornata si riequilibra tutto”.

Le parole del presidente toscano non hanno lasciato indifferente l’Udinese, che ha risposto tramite una lunga nota pubblicata sul sito ufficiale: “Come da nostro stile – evidenzia il dg Franco Collavino – siamo soliti analizzare le situazioni arbitrali, anche le più controverse, mai a caldo ma con la lucidità del giorno dopo le partite. Il nostro club mantiene sempre un atteggiamento equilibrato sul campo con tutti i suoi tesserati senza mai esacerbare gli animi verso gli arbitri di cui rispettiamo profondamente l’operato. Nell’ottica di questo spirito collaborativo e mettendo al bando sterili polemiche, abbiamo riscontrato una grande amplificazione, in termini anche di rumori di fondo, circa alcune situazioni della partita di ieri a partire dall’annullamento del gol di Maleh. Da un punto di vista regolamentare il volto e il capo sono parti del corpo particolarmente delicate per un calciatore per cui l’intervento del Var, che ha decine di inquadrature a disposizione per valutare l’episodio, non lascia spazio a dubbi considerando che Niang colpisce al volto Kristensen con il gomito. Analizzando gli episodi nella loro totalità, dobbiamo rammentare, invece, come il calcio di rigore concesso senza esitazione all’Empoli ci lasci perplessi. Le immagini evidenziano, infatti, come i due giocatori arrivino insieme sulla palla e, anzi, l’attaccante dell’Empoli intervenga con la gamba tesa”.

La nota prosegue: “Non comprendiamo anche le lamentale circa il prolungamento del tempo di recupero, inizialmente di 5 minuti, concesso da Guida durante il quale si perde 1’15” per l’esultanza del gol di Niang, 1’05” per i crampi di Luperto e 1’25” per la battuta di calcio di punizione a nostro favore. Per cui i numeri confutano anche questa tesi circa il rigore a nostro favore fischiato oltre la fine del recupero, ulteriormente protrattosi per un problema tecnico in sala VAR. Rigore, peraltro, cristallino e che avrebbe dovuto comportare l’espulsione diretta di Fazzini trattandosi di una chiara occasione da gol negata. La condotta arbitrale di ieri, inoltre, lascia anche noi perplessi per quanto attiene la dinamica generale di alcuni contatti fallosi riguardanti Lucca. Non è possibile che un giocatore alto due metri debba essere vittima della sua stazza superiore alla media venendo penalizzato ogni qualvolta cerchi di dimenarsi dalle marcature avversarie. Vengono, invece, lasciati impuniti interventi duri su di lui come la gomitata allo stomaco ricevuta da Ismajli a inizio secondo tempo. Se bisogna ricorrere alla pubblica piazza per mettere in rilievo le contestazioni arbitrali – conclude il Collavino – allora, nostro malgrado, interveniamo anche noi pubblicamente, confidando in una corretta comunicazione anche verso gli arbitri che devono avere la serenità necessaria per condurre le partite, soprattutto in questa fase decisiva del campionato.  Udinese è abituata a conquistare sul campo i risultati e a raggiungere così i propri obiettivi, evitando di strumentalizzare il potere mediatico o ricorrendo a condizionamenti diretti o indiretti”.

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