Lecce, Sticchi Damiani: “Corvino resta, pronti ad aprire insieme un nuovo ciclo”

In mattinata si è tenuta la conferenza stampa del presidente giallorosso Saverio Sticchi Damiani. Presso la sala stampa dello stadio “Via del Mare” di Lecce, si è parlato dell’apertura di un nuovo ciclo triennale, con Pantaleo Corvino che resterà a capo dell’area tecnica.

Giocare ancora in Serie A è una favola, un privilegio per noi e per il territorio. Quella che inizierà ad agosto sarà la mia settima stagione in Serie A da presidente del Lecce. Da quando siamo tornati nel massimo campionato italiano, la nostra priorità è sempre stata l’equilibrio economico. Ne è piena testimonianza il rinnovamento tecnico totale che abbiamo dimostrato nelle ultime stagioni. Il nostro bilancio si chiuderà in totale equilibrio, senza perdite, per la prima volta. Tutti gli investimenti fatti, rischi compresi, sono stati dunque pareggiati. Quest’anno abbiamo proposto la squadra più giovane del campionato, e possiamo dire che ad oggi il Lecce è più che mai una società in salute. Vantiamo un patrimonio importante di calciatori di proprietà, compresi i componenti della formazione Primavera campione d’Italia, di cui sono più che orgoglioso. Il nostro settore giovanile può essere un serbatoio anche per la prima squadra, alcuni di loro avranno la possibilità di misurarsi con la Serie A già il prossimo anno. Resta comunque qualche neo, come quello legato allo stadio Via del Mare. Se a Bari hanno avuto la fortuna di ristruttirare lo stadio San Nicola grazie a dei fondi pubblici, noi non abbiamo avuto questa possibilità. Anzi, abbiamo speso 6,5 milioni di euro per effettuare dei lavori in uno stadio non nostro. Dopo aver risanato tutto ciò che c’era da risanare, abbiamo deciso di prenderci qualche giorno di riflessione, per capire come poter avviare un nuovo ciclo. Abbiamo dunque valutato la possibilità di trovare investitori internazionali, ma paradossalmente non siamo riusciti a trovare nessun partner di alto livello. Ho quindi chiesto ai componenti della società ed all’area tecnica se sono pronti ad affrontare un nuovo ciclo triennale, pur contando solo ed esclusivamente sulle nostre forze. Zero debiti e capacità di programmare: questo deve continuare ad essere il nostro parametro base. Ho raccolto la disponibilità di tutti i soci, Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera compresi. Si riparte dunque dalle basi di tre anni fa e con la consapevolezza di volerci migliorare sempre più. Vogliamo far sognare i nostri tifosi, ma nei momenti di difficoltà chiediamo unione e compattezza. Anche il prossimo anno partiremo dall’ultimo posto, perché questa società sulla carta non dovrebbe avere la forza di fare la Serie A. Viviamo una realtà sovradimensionata grazie ad un modello virtuoso, dobbiamo essere fieri ed orgogliosi di ciò che siamo riusciti a fare. La prima riflessione verrà ora fatta dallo stesso Corvino sull’allenatore, con il quale ci sarà un confronto. Mister Baroni in questi due anni ha fatto un grandissimo lavoro, vedremo se le idee del mister coincideranno con quelle della società. Il Lecce ad oggi non ha biaogno di vendere nessuno dei propri migliori giocatori. Se chi quest’anno ha fatto bene ha l’ambizione di andar via, verrà accontentato. A patto che il club che gli ha messo gli occhi addosso accontenti il Lecce. Intanto posso dirvi che riscatteremo Colombo e Falcone da Milan e Sampdoria, vedremo se ci sarà un eventuale controriscatto o se diventeranno giocatori di nostra proprietà. Questa è la grande forza che abbiamo quest’anno ai nastri di partenza. Ai Giochi del Mediterraneo ci tengo molto perchè potremmo giovare di uno stadio migliorato non a nostre spese. Con Corvino abbiamo parlato anche di budget, che non sarà troppo diverso dal solito. Se poi dovesse partire qualcuno, parte di quella plusvalenza servirà a gonfiare il budget iniziale. Il livello di difficoltà sarà massimo, ma ne siamo consapevoli. Con la campagna abbonamenti partiremo il prima possibile, ma non ci saranno particolari novità”.

Infine, Saverio Sticchi Damiani ha raccontato un aneddoto su Silvio Berlusconi, a circa 24 ore dalla sua scomparsa: “Mi ha chiamato dopo aver perso contro di noi, era felice della nostra salvezza. Mi ha detto che siamo stati coraggiosi e che abbiamo proposto qualcosa di nuovo in Serie A. Era rammaricato, ma tutto sommato contento di aver perso contro una società come la nostra. Il fatto che abbia avuto la premura di chiamarmi e di complimentarsi con me, sebbene stesse già male ed in ospedale, ci fa capire che tipo di persona fosse”.

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