“Sono consapevole di aver speso tutto in questi anni per la mia città che sono onorato, orgoglioso di aver servito, di essere stato il rappresentante di tutti. La stessa città che ha voluto me sindaco, oggi fa una scelta diversa che io rispetto. E’ mancato un pugno di voti, ci sono valutazioni che andranno fatte, analisi di alcuni risultati sezione per sezione, ma ormai è tutto nero su bianco e ci affidiamo all’esito del voto di ballottaggio”. Così Carlo Salvemini, sindaco uscente del centrosinistra di Lecce, dopo la sconfitta al ballottaggio che ha scelto Adriana Poli Bortone del centrodestra nuova sindaca della città.
“I leccesi hanno scelto Adriana Poli Bortone e a lei faccio i miei auguri di buon lavoro e i complimenti per il risultato raggiunto. Le auguro di far bene, perché far bene il sindaco vuol dire far bene a tutta la città. Ringrazio tutti coloro che mi hanno rinnovato la fiducia e tutti coloro che sono stati con me al mio fianco in questi anni al Comune e in questa campagna elettorale. Senza di loro nulla sarebbe stato possibile perché l’incarico pubblico è sempre un’esperienza collettiva e io naturalmente sento addosso la responsabilità del risultato”, aggiunge Salvemini.
”La politica ormai vive in un continuo tempo presente ma sono sicuro che ci sarà modo di valutare anche quello che lasciamo. Un lavoro che per qualità e quantità di provvedimenti assunti, di scelte compiute, di visioni realizzate rappresenta una eredità preziosa per la nostra città. Sarà il tempo a giudicare obiettivamente.
Sono consapevole di aver dato tutto in questi anni per la mia città e sono onorato di averla servita. Mi sento orgoglioso di essere stato per sei anni e mezzo il rappresentante di tutti i cittadini leccesi, senza distinzioni. E oggi che il voto ci restituisce una città divisa in due, mi auguro che Adriana Poli Bortone si senta consapevole della responsabilità di tenerla unita”, prosegue il sindaco uscente.
”La comunità progressista leccese oggi è coesa, strutturata e organizzata e in questi cinque anni di governo è maturata dal punto di vista delle esperienze, dei profili e delle sensibilità. La sconfitta non è mai fatale e la vittoria non è mai definitiva. Ci sarà tempo per lo schieramento progressista di organizzarsi e di riproporsi come alternativa. Oggi occorre sentirsi orgogliosi del lavoro svolto e delle scelte compiute. Lasciamo a chi subentra una situazione migliore di quella che abbiamo trovato e questo è ciò che conta nell’interesse della città. Mi auguro che si prosegua nella stessa direzione sui temi strategici che abbiamo impostato in questi anni, perché ci sono veramente tante occasioni importanti da cogliere per Lecce e i leccesi”, conclude Carlo Salvemini.
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