Venerdì 24 giugno a partire dalle ore 15 l’Hilton Garden Inn a Lecce ospita il convegno su “Le interdittive antimafia e gli strumenti di reazione”. Le interdittive antimafia sono previste e disciplinate dal D.lgs. n. 159/2011, noto come Codice Antimafia,e hanno lo scopo di prevenire le infiltrazioni mafiose nel mercatomediante l’interdizione delle imprese, che ne sono destinatarie, a contrarre con la Pubblica Amministrazione o a ricevere erogazioni pubbliche, al fine di assicurare la tutela della concorrenza. La nozione di “interdittiva antimafia” richiama l’effetto interdittivo conseguente alla comunicazione antimafia e alla informazione antimafia, provvedimenti amministrativi emanati dal prefetto.
Dopo gli indirizzi di saluto rivolti dal presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Lecce, Fabio Corvino, del presidente onorario della Fondazione Messapia Rosario Giorgio Costa e del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Lecce, Antonio Tommaso De Mauro i lavori verranno introdotti e moderati dal Giudice delegato presso la Sezione Fallimentare edella Prevenzione del Tribunale di Lecce, Pietro Errede.
A seguire gli interventi del docente di Diritto Amministrativo dell’Università del Salento, Saverio Sticchi Damiani sul tema “Interdittive Antimafia, procedimento amministrativo e poteri prefettizi”; del referendario del Tribunale Amministrativo di Lecce, Giovanni Gallone sul tema “L’impugnazione dell’interdittive antimafia e poteri del giudice amministrativo”; del giudice delegato e della prevenzione del Tribunale di Lecce Pietro Errede sul tema “Il controllo giudiziario delle aziende ex art. 34bis D.Lgs. 159/2011; dell’avvocato del Foro di Napoli Mariainvana Romano sul tema “Poteri dell’Amministratore giudiziario nel controllo giudiziario ex art. 34bis D.Lgs. 159/2011”; e del Dottore commercialista Donato Pezzuto dal titolo “Controllo giudiziario e sua trasformazione in Amministrazione giudiziaria ex art. 34 D.Lgs. 159/2011. Poteri e funzioni dell’Amministratore giudiziario”.
“L’interdittiva antimafia è un misura di carattere cautelare, volta a anticipare la soglia di prevenzione, che non richiede la necessaria prova di un fatto né la sussistenza di responsabilità penali, ma solo la presenza di un quadro indiziario univoco e concordante, in base al quale sia plausibile ritenere la sussistenza di un collegamento con organizzazioni mafiose o di un possibile condizionamento da parte di queste -commenta il presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Lecce– Tale misura apparepienamente compatibile sia con il dettato costituzionale che con la normativa europea. Ai fini della legittimità del provvedimento, risulta essenziale l’individuazione rigorosa di tutti gli elementi raccolti volti a dimostrare il pericolo dell’ingerenza mafiosa nelle aziende coinvolte: cogliendo la disponibilità degli importanti relatori del convegno abbiamo voluto organizzare questo evento formativo, accreditato presso gli ordini dei Dottori commercialisti ed Esperti Contabili e degli Avvocati di Lecce, per approfondire i temi salienti della delicata materia trattata ed offrire ai partecipanti importanti spunti di riflessione su istituti di grande attualità volti
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