È in corso l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024 presso il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Lecce, occasione in cui il presidente Antonio Pasca sta presentando una relazione approfondita sull’andamento della giustizia amministrativa, sulle criticità affrontate e sulle prospettive future.
Oltre a fornire un quadro sull’attività giurisdizionale, il presidente Pasca ha posto l’accento su un tema di particolare attualità e rilevanza: il crescente conflitto tra i poteri dello Stato, evidenziando le tensioni tra il potere legislativo, esecutivo e giudiziario, nonché le possibili implicazioni per il sistema democratico.
Nella sua analisi, Pasca ha sottolineato come il modello di Stato delineato dalla Costituzione italiana si fondi su un delicato bilanciamento tra i poteri, equilibrio che oggi appare messo a dura prova. “Il processo di degenerazione del nostro sistema costituzionale e degli stessi principi cardine della democrazia rappresentativa, in atto da tempo e determinato da molteplici ed eterogenei fattori, sembra avviarsi a compimento” – ha affermato il presidente del TAR.
In particolare, ha richiamato alcune recenti vicende che hanno acuito le tensioni tra i poteri dello Stato, come la questione della “gestione migranti – paesi sicuri”, che ha portato all’apertura di un procedimento penale nei confronti del ministro Matteo Salvini, e le iniziative legislative del governo per la riforma della magistratura penale, che prevedono la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri, l’istituzione di un’alta corte di giustizia disciplinare e nuove modalità di selezione del Consiglio Superiore della Magistratura.
A ciò si aggiunge la proposta di riforma dell’ordinamento della magistratura contabile, con un potenziamento della funzione consultiva della Corte dei Conti a supporto dell’amministrazione, ma con un ridimensionamento del suo ruolo giurisdizionale e una limitazione delle ipotesi di responsabilità per danno erariale.
Pasca ha evidenziato come questi interventi abbiano sollevato un acceso dibattito sulla separazione e il bilanciamento dei poteri, principio fondamentale della Costituzione italiana.
Un altro aspetto cruciale della relazione ha riguardato il ruolo del giudice amministrativo nel garantire il rispetto delle norme e il controllo sugli atti della pubblica amministrazione.
Pasca ha ricordato che il giudice, pur non avendo una legittimazione democratica diretta, svolge una funzione essenziale di regolazione e di garanzia per i cittadini e per le istituzioni.
Tuttavia, proprio per la sua prossimità all’esercizio del potere politico e amministrativo, il giudice amministrativo si trova spesso al centro di tensioni e conflitti. Questa contiguità tra potere giurisdizionale e potere politico può generare sovrapposizioni e scontri, specialmente in un periodo in cui le riforme legislative sembrano voler ridefinire i rapporti tra le istituzioni.
Nonostante il quadro complesso, Pasca ha sottolineato che il TAR di Lecce ha continuato a garantire un’elevata efficienza, con tempi di risposta rapidi e un numero significativo di sentenze emesse nell’ultimo anno. Tra le principali aree di contenzioso, ha evidenziato:
• Appalti pubblici, con numerosi ricorsi su bandi e assegnazioni.
• Urbanistica e ambiente, ambiti nei quali il TAR è intervenuto per garantire il rispetto delle norme di tutela del territorio.
• Sanità e pubblico impiego, con molte cause su concorsi e nomine.
Pasca ha inoltre ribadito la necessità di maggiori risorse e personale, oltre a un rafforzamento del processo di digitalizzazione della giustizia, per rendere le procedure più rapide ed efficienti.
L’inaugurazione dell’anno giudiziario al TAR di Lecce ha confermato l’importanza della giustizia amministrativa come pilastro fondamentale dello Stato di diritto. La relazione del presidente Antonio Pasca ha messo in luce non solo i risultati raggiunti dal tribunale, ma anche le tensioni istituzionali e le sfide future per il sistema democratico.
Il dibattito sul rapporto tra poteri dello Stato resta aperto e cruciale per il futuro del Paese, mentre il TAR continua a svolgere il suo ruolo di garante della legalità e della trasparenza, a tutela dei cittadini e delle istituzioni.
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