Dopo la sconfitta del Lecce con il Sassuolo in Coppa Italia, Luca Gotti ha analizzato la prestazione della sua squadra, spiegando le scelte. “Le motivazioni del turnover sono ovvie – ha dichiarato il tecnico giallorosso -. Abbiamo una partita importante venerdì e alcuni giocatori dovevano recuperare dall’incontro con il Parma. Inoltre, per il Lecce è fondamentale dare spazio ai giovani che arrivano da altri paesi, e partite come quella di oggi servono proprio a questo”.
Gotti ha riconosciuto che il risultato non era l’obiettivo principale: “Non volevo perdere, ma la partita doveva essere un momento di confronto e crescita per evitare errori in futuro. Ho fatto delle scelte per provare i giovani in un contesto competitivo. La squadra era un mix di esperienza e nuove leve”.
Parlando dei singoli, Gotti ha spiegato alcune decisioni prese durante la partita: “C’è stato un infortunio al 38′, il giocatore ha zoppicato, ma ha voluto continuare. L’ho tenuto fino alla fine del primo tempo, anche se per 15 minuti non era al 100%. Banda, invece, aveva un minutaggio prefissato di 45 minuti, lo stesso valeva per Rebic”.
Il tecnico ha poi commentato la prestazione di Rafia: “Il suo ruolo ideale è quello di playmaker in un centrocampo a tre. Ho voluto testarlo in quella posizione per capire se può essere riproposto in futuro”.
Gotti ha ammesso che negli ultimi trenta metri la squadra deve migliorare: “Abbiamo creato due grandi occasioni, una con Pierret e una con Rebic, ma ci manca ancora qualcosa sotto porta. Burnete è un giovane promettente, ha bisogno di tempo per crescere, ma sono sicuro ci darà più pericolosità in attacco”.
Una partita che, sebbene non abbia portato il risultato sperato, ha offerto a Gotti utili indicazioni.
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