Alla vigilia di Lecce-Roma, l’allenatore dei giallorossi salentini Marco Giampaolo ha presentato la gara in conferenza stampa. Una gara, quella che si giocherà domani sera al Via del Mare contro i capitolini, che arriva dopo la sosta delle nazionali: “Quando rientrano i giocatori delle nazionali, bisogna capirne il mood con cui tornano. Rientrare a Lecce significa catapultarsi immediatamente nella partita da giocare da lì a pochi giorni. Devono praticamente resettare quanto fatto fino all’altro giorno, e rientrare subito nell’ottica campionato. Chi è rimasto qui ha lavorato molto bene. Più di qualcuno mi ha fatto percepire la voglia che ha di giocare”.
Sulla Roma di Claudio Ranieri, Giampaolo ha speso parole al miele: “Ranieri è un fuoriclasse di panchina e di comunicazione. La Roma viene da una serie di risultati incredibili, nelle ultime 13 di campionato ha fatto 33 punti. Ranieri credo sia consapevole della forza della sua squadra. Ricordo la gara di andata, la sbagliai io tatticamente e per conoscenze non approfondite. Da lì in poi la Roma è migliorata sempre di più. Noi abbiamo lavorato cercando di migliorare alcune difficoltà, tra qualche infortunio di troppo e con giocatori ritrovati. Abbiamo fatto un percorso migliorabile, ma è pur sempre una valutazione parziale. Possiamo anche perdere, ma oggi siamo più squadra. Si può sempre migliorare”.
In vista di Lecce-Roma, Giampaolo potrebbe cambiare qualcosa negli interpreti, ma non nell’assetto: “Il nostro non è un 4-3-3 puro, non lo è mai stato. Abbiamo cinque esterni, quattro di loro giocheranno, due dall’inizio e due a gara in corso. Con Karlsson e N’Dri giochiamo meglio palla a terra, Pierotti e Morente hanno altre caratteristiche. Chi partirà titolare dovrà spingere forte, così come chi subentrerà. Gaspar? Ha fatto warmup con la Nazionale, ho anche visto qualcosa. Sono contento che abbia trovato continuità, vedremo se domani sarà della partita. Rebic? Si è allenato molto bene in queste due settimane. In passato gli sono mancati determinazione e cattiveria, ma quando un giocatore del suo calibro sta così, è una risorsa. A prescindere da tutti, i ragazzi devono dare il massimo senza pensare al domani. Conta solo l’oggi. Serve lottare fino alla fine, i tifosi devono starci vicino con la consapevolezza che ci sarà da soffrire fino all’ultima giornata. Alla fine poi tireremo le somme, senza alcun disfattismo. Dopo una sconfitta è naturale che ci sia delusione, ma dal giorno successivo si deve ripartire”.
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