Un’operazione investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce, ha portato alla notifica di undici avvisi di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di altrettanti soggetti, coinvolti a vario titolo in un’inchiesta su presunte condotte illecite legate alla gestione di una società salentina in liquidazione giudiziale.
L’indagine, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria (PEF) di Lecce, ha avuto origine da approfondimenti avviati sulla gestione finanziaria di una società locale, portando alla luce una serie di operazioni sospette. Le verifiche bancarie delegate dall’Autorità Giudiziaria hanno consentito di accertare che il rappresentante legale pro tempore della società avrebbe posto in essere condotte finalizzate alla distrazione del patrimonio aziendale.
In particolare, l’amministratore avrebbe trasferito ingenti somme di denaro su conti correnti esteri intestati a prestanome, per un totale di 2.251.159,50 euro. Inoltre, avrebbe ottenuto crediti d’imposta non spettanti – nello specifico, bonus edilizi – per un ammontare complessivo di 184.067,45 euro, derivanti da lavori mai realmente eseguiti.
L’avviso di conclusione delle indagini preliminari rappresenta un passaggio fondamentale nel procedimento penale, in quanto consente agli indagati di esercitare il proprio diritto di difesa e presentare eventuali memorie, richieste di interrogatorio o ulteriori elementi a propria discolpa.
L’inchiesta, che ha portato alla luce un presunto schema fraudolento di sottrazione di risorse, si inserisce nel più ampio contesto delle attività di contrasto alle frodi finanziarie e all’abuso dei fondi pubblici, un fenomeno che desta particolare attenzione da parte delle autorità giudiziarie e delle forze dell’ordine.
Le prossime fasi del procedimento chiariranno ulteriormente le responsabilità dei soggetti coinvolti e l’eventuale rinvio a giudizio per i reati contestati.
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