LECCE – Cerimonia al Teatro Apollo di Lecce per il 170° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato.
Discorso del Questore di Lecce, Andrea Valentino.
Signor Prefetto, Autorità tutte, gentili ospiti
ma, soprattutto, donne e uomini della Polizia di Stato!
Grazie, di cuore, per essere qui con noi a celebrare il nostro 170mo anniversario.
Ritrovarci qui, oggi, è davvero un’emozione profonda.
Gli ultimi due anni sono stati difficili: sono stati, come perfettamente a mio parere esprimono le parole di Marcel Proust, la penombra che abbiamo attraversato.
Ed il nostro di adesso, come il tempo di Proust, deve essere un tempo ritrovato.
Un tempo in cui riprenderci, o almeno, tentare di riprendere la vita per come ce la ricordavamo prima.
Purtroppo la pandemia non è ancora completamente uscita dal nostro tempo e gli echi della guerra in corso velano di tristezza ed angoscia le nostre giornate.
Ma proprio questi sono i momenti in cui lo scoramento non deve prendere il sopravvento ed il nostro impegno deve essere ancora più solido.
Esserci. Esserci sempre.
E ci siamo stati. Sempre.
Non siamo mai mancati, dal lontano 11 Luglio del 1852, quando con Regio Decreto venne creata la “Direzione Generale della Pubblica Sicurezza”, in seguito rinominata “Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza”, cui venne affidato il compito di garantire l’ordine pubblico in un Paese reduce dalla Prima Guerra di Indipendenza.
Una lunga storia che si è intrecciata con quella del nostro Paese, un lungo percorso durante il quale la Polizia è sempre stata riconosciuta come strumento di garanzia della democrazia e della tutela della legalità, percorso che ha trovato il suo naturale sbocco nella riforma del 10 aprile 1981: la Polizia di Stato viene smilitarizzata e diviene organismo civile ad ordinamento speciale a ruolo unico, nel quale confluisce tutto il personale del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, del ruolo dei Funzionari di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno e del Corpo di Polizia Femminile.
La globalizzazione, i progressi della scienza, la facilità e la velocità degli spostamenti e delle comunicazioni ci hanno visti protagonisti in questi anni e proprio per rispondere in tempo reale alle mutate esigenze della collettività sono nate nuove specializzazioni.
Penso, a tale proposito, alla trasformazione della Polizia Postale e delle Comunicazioni che pochi mesi orsono, insieme alla Polizia Scientifica, ha assunto le attribuzioni di coordinamento investigativo per la regolarità e sicurezza delle comunicazioni e quelle di contrasto ai reati di sfruttamento sessuale per via informatica e di prevenzione del terrorismo assumendo, peraltro, la gestione del Computer Emergency Response Team (CERT) attivo in caso di incidenti o attacchi informatici contro infrastrutture e reti.
L’emergenza pandemica ed i lunghi periodi di permanenza forzata nelle abitazioni hanno acuito moltissimo lo sviluppo di questa tipologia di reati, che hanno visto sempre più protagonisti i nostri giovani in veste di vittime ma sempre più spesso anche in qualità di soggetti attivi.
Per questo motivo incessante è la presenza della Polizia di Stato nelle scuole, ove cerchiamo con ragguardevoli risultati di guidare i più giovani, il nostro futuro, lungo la strada della cultura della legalità, con il supporto di Dirigenti scolastici ed insegnanti attenti e sensibili che oggi colgo l’occasione di ringraziare. Accolgo pertanto con grande gioia e con un affettuoso saluto, gli alunni, accompagnati dai loro docenti dell’Istituto Comprensivo “Galateo-Frigole” e del 1^ Circolo Didattico “Cesare Battisti”.
Grazie per aver accettato il nostro invito. Oggi, in questa sala, rappresentate il futuro del Paese ed auspico che qualcuno di voi, affascinato da questa giornata un po’ speciale, possa davvero pensare di entrare a far parte della nostra grande famiglia.
E’ giunto il momento di ringraziare tutta la bella squadra della Polizia di Stato e ora, che finalmente posso farlo di persona, non mi voglio far sfuggire l’occasione.
Esserci, esserci sempre abbiamo detto. E ci siamo sempre stati: in strada, tra la gente, anche quando le circostanze del momento, hanno imposto, improvvisamente, un cambiamento delle nostre modalità di intervento, delle nostre strategie abituali.
La pandemia, infatti, ha messo a dura prova la professionalità dei nostri operatori e non solo di quelli appartenenti ad uffici operativi, ma anche di quelli incardinati in uffici di supporto, che soprattutto nei primi tempi, quando era necessaria la nostra massiccia presenza nelle strade, hanno svolto delicati servizi di pattugliamento, ma è soprattutto nell’ambito della attività di prevenzione e di controllo del territorio che si è reso necessario un cambio di passo e quindi va riconosciuto merito alle donne ed agli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale, del Reparto Prevenzione Crimine e delle Specialità della Polizia di Stato per la loro capacità di risolvere con competenza ed equilibrio le situazioni più complesse, soprattutto in occasione dei controlli in ordine al rispetto delle normative Covid.
Nei momenti più duri non sono mai venute a mancare la comprensione e l’umanità che devono sempre caratterizzare il nostro agire ed anche i necessari servizi sono stati svolti con equilibrio ed intelligenza.
Le stesse qualità che quotidianamente siamo chiamati a declinare in occasione degli sbarchi dei migranti sulle nostre coste salentine: la disponibilità, l’impegno e l’abnegazione di tutti gli operatori nell’incontro con questa umanità dolente è certamente faticoso ma anche un profondo arricchimento individuale. Non posso non sottolineare la prontezza e la disponibilità con le quali anche di notte e nei giorni festivi i nostri sono intervenuti per contribuire al funzionamento di una macchina organizzativa perfetta ,che vede la partecipazione delle altre forze dell’ordine, ma anche di altri organismi civili, sanitari e di volontariato e con la regia della Prefettura, macchina organizzativa di cui fiore all’ occhiello è il pool voluto anni fa da Cataldo Motta, che anche oggi ci onora della sua presenza.
Brillanti risultati sono stati conseguiti nella lotta alla criminalità organizzata, con lo smantellamento di pericolosi e violenti sodalizi criminali e con conseguenti ingenti sequestri patrimoniali che hanno inferto duri colpi all’economia sommersa che caratterizza l’agire di queste organizzazioni. A tal proposito mi piace sottolineare come l’ inizio del periodo buio segnato dalla pandemia e il tempo del ritorno ad una situazione di quasi normalità sono segnati da due importanti operazioni della squadra mobile contro la criminalità organizzata con il coordinamento della locale Autorità Giudiziaria (Final Blow e Game over).
Ringrazio per questo la Squadra Mobile e la Divisione Polizia Anticrimine che, sotto la guida di una Magistratura attenta, presente e puntuale, hanno saputo operare con metodologie innovative ed efficaci.
Un saluto anche ai funzionari ed al personale tutto della D.I.A. di Lecce, che in questa stessa ottica dirige i propri sforzi nel contrasto ai reati associativi di stampo mafioso ed al reimpiego dei capitali illeciti.
Desidero altresì ringraziare le Magistrature Ordinarie e Speciali, alle quali ci unisce un rapporto di stretta e proficua collaborazione nel perseguimento dei comuni obiettivi di lotta all’illegalità in tutte le sue forme. Ed in questo recente e particolare momento storico, un grazie alla Procura presso il tribunale dei minori ed al tribunale stesso per i consigli ed il supporto nella gestione dei tanti minori ucraini, spesso non accompagnati, che stanno giungendo anche in Salento.
Non sono mancate, a tratti, le manifestazioni di dissenso. La loro gestione accorta e pacata ha fatto sì che i problemi di Ordine Pubblico di questo lungo periodo siano stati contenuti e risolti con metodo e competenza.
In queste circostanze, prezioso ed insostituibile è stato il contributo della DIGOS, che ha affiancato con discrezione e competenza i Funzionari e gli operatori tutti impegnati nei vari servizi, consentendo la libera manifestazione di pensiero nel rispetto del dettame costituzionale ma anche della legalità. Dietro tutto questo c’è il lavoro oscuro ma fondamentale dell’ufficio di gabinetto che ha prodotto nell’ultimo anno oltre 2500 ordinanze finalizzate a indicare le linee da seguire per consentire lo svolgimento degli innumerevoli eventi che si sono susseguiti in provincia, coniugando safety e security, anche però nel rispetto delle normative covid che si sono susseguite a volte in modo repentino ed improvviso.
Al Signor Prefetto, che mai ha fatto mancare il suo sostegno ed i suoi preziosi consigli, rivolgo un saluto di profonda gratitudine, perché con sensibilità e fermezza è stata una formidabile cabina di regia nei momenti più critici ed ha incentivato le forme di più ampia collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, con il Corpo della Guardia di Finanza e con la Polizia Locale i cui rappresentanti presenti qui oggi saluto e ringrazio calorosamente.
Non può mancare il mio saluto ai Sindaci di questa nostra bellissima e lunghissima provincia, che hanno sempre collaborato con passione ed entusiasmo in tutte le nostre attività, mettendo a fattor comune la loro profonda conoscenza del territorio e della macchina amministrativa che lo governa.
Grazie agli operatori dei Commissariati Distaccati, fondamentali presidi territoriali di legalità soprattutto nella stagione estiva che vede e vedrà il Salento sempre protagonista indiscusso e, come inevitabile conseguenza, anche un corposo incremento dell’attività della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale che ringrazio fin da ora per quello che farà… dunque, preparatevi!
Ricordavo prima il contributo operativo degli operatori appartenenti ad uffici non operativi nei servizi anti covid. Gli stessi però e mi riferisco all’Ufficio del Personale e dell’Ufficio Tecnico Logistico hanno continuato ad assolvere quotidianamente quell’attività di supporto fondamentale per il corretto funzionamento della macchina questura, e voglio citare soprattutto tutta l’attività di organizzazione dell’aggiornamento professionale e dell’addestramento, che non si è mai fermata, neanche per il covid, sia pure con tutte le precauzioni necessarie e l’attività logistica che si è resa necessaria per consentire al personale di poter lavorare in sicurezza all’interno dei rispettivi uffici.
Grazie di cuore al Personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno, che ha dovuto alternare smart working e presenza ma sempre nel più proficuo spirito di collaborazione che ha, peraltro, caratterizzato anche il confronto con le Organizzazioni Sindacali di Polizia e Civili con le quali abbiamo sempre lavorato in sinergia per mettere in campo le migliori pratiche per affrontare ogni singola situazione emergenziale: grazie per tutti i suggerimenti ed i consigli e soprattutto per la dimostrazione di grande responsabilità in un momento così particolare per tutto il personale.
L’emergenza sanitaria che sta caratterizzando questo periodo, mi porta con il pensiero al nostro Ufficio Sanitario: tutti, funzionari medici e personale, pur trovandosi di fronte ad un compito molto difficile, con competenza e professionalità hanno saputo infondere tranquillità non solo in chi vi parla, ma in tutto il personale, contribuendo ad organizzare le misure necessarie per contrastare la diffusione del virus negli ambienti di lavoro e poi in una fase successiva ad organizzare la campagna di vaccinazione. Ovviamente, per la vaccinazione degli appartenenti alla Polizia di stato mi corre l’ obbligo di ringraziare l’Asl di Lecce, nelle persone del direttore Rollo e del dottor Fedeli, e poi la Scuola di Cavalleria per la collaborazione non solo logistica: grazie Generale Dei!
Un saluto affettuoso ai presidenti ed ai soci delle tre sezioni ANPS, con un ringraziamento per le tante iniziative di volontariato intraprese, soprattutto a favore degli anziani, durante il periodo di lockdown.
A proposito di poliziotti che restano tali per sempre, vorrei invitare le poliziotte ed i poliziotti andati in quiescenza nel corso dell’ ultimo anno ad alzarsi in piedi per ricevere da parte mia e degli ospiti il meritato ringraziamento per quanto avete dato alla comunità salentina con la vostra attività. Grazie di cuore !
Sono felice di rivedere gli amici della stampa, che rivolgono al nostro agire sempre una puntuale e corretta attenzione. Da stampa a statistiche e bilanci il passo è breve: non mi sembra questo però il periodo per confronti significativi, essendo stati gli ultimi anni caratterizzati da situazioni davvero eccezionali. Tuttavia i dati statistici di raffronto vi sono stati forniti: è ovvio che qualche reato predatorio sia in risalita, per ovvi motivi, come ad esempio le rapine, ma è altrettanto vero che in molti casi gli autori sono stati individuati ed arrestati sia dalla Polizia che dall’Arma dei Carabinieri.
Saluto i familiari di alcuni nostri colleghi caduti nell’adempimento del dovere: i nostri caduti, ai quali corre grato e commosso il pensiero, li abbiamo ricordati stamattina con una semplice, ma sentita cerimonia.
Consentitemi però, nell’avviarmi alla conclusione alcuni ricordi:
1992-2022: 30 anni dalla strage di Capaci e quindi il pensiero va immediatamente ad un figlio illustre di questa terra, Antonio MONTINARO, medaglia d’oro al valor civile, caposcorta del giudice Falcone, vero punto di riferimento per ogni salentino che ha intrapreso o che vorrà intraprendere questa meravigliosa professione.
Tommaso VERDOSCIA: la pandemia che ha impedito lo svolgimento di questa cerimonia nei due anni precedenti mi consente di ricordare questo poliziotto diligente, ma soprattutto un uomo buono e generoso solamente quest’anno. Tommaso ha perso la vita non in un’operazione di polizia, ma in un incidente stradale mentre raggiugeva il suo posto di lavoro, ossia la vigilanza fissa del palazzo che ospita gli uffici della Prefettura, un servizio che ha svolto sempre in modo impeccabile, ma soprattutto sempre con il sorriso, un sorriso che io porterò sempre dentro di me.
Infine il ricordo affettuoso di Gaetano FUSO un altro poliziotto salentino che ha dato lustro alla polizia leccese, esperto di polizia scientifica che una malattia inesorabile ha colpito nel fiore degli anni. Ma nonostante ciò Gaetano, memore del nostro motto “Esserci sempre, stare tra la gente” ha voluto con tutte le sue forze creare, dal nulla, aiutato dalla coraggiosa moglie e da uno splendido mondo di volontari un luogo che oggi rappresenta un fiore all’occhiello del Salento: l’Associazione “Io posso” e soprattutto lo stabilimento balneare “La terrazza” che consente anche ai portatori di handicap più pesanti di poter godere del sole e del mare meraviglioso del Salento.
Gaetano ci ha lasciato nell’autunno del 2020, ma è rimasto in mezzo a noi con il suo coraggio, la sua tenacia, la sua determinazione. Questo coraggio, questa tenacia e questa determinazione ed il ricordo di tutti i nostri caduti, devono accompagnare ogni nostra azione ed ogni nostra decisione per alimentare quella passione che anche quest’anno mi fa dire che le donne e gli uomini della Polizia di Stato leccese sono pronti a fare tutto il possibile per garantire sicurezza ai cittadini di Lecce e della sua provincia.
Viva la Polizia di Stato!!!
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