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Lecce, di giorno avvocato, di notte escort: “ Ecco come gestisco le mie due vite”

Nel cuore del Salento,  c’è chi vive una doppia vita, divisa tra una carriera rispettabile e un mondo di desideri nascosti. Abbiamo intervistato Anna (nome di fantasia), una donna che di giorno lavora come libera professionista in un noto studio associato nel cuore di Lecce e di notte si dedica all’attività di escort.

-Anna, cosa ti ha spinto a intraprendere questa doppia vita?

“Non è stata una scelta improvvisa, ma un percorso nato dalla curiosità e dalla voglia di essere indipendente. Sono una donna autonoma e determinata, e ho sempre rifiutato l’idea di dover dipendere economicamente da qualcuno. Il mio lavoro “ufficiale” mi dà soddisfazione, ma non mi garantiva il tenore di vita che desideravo.”

-Come riesci a conciliare le due vite senza rischiare di essere scoperta?

“Serve organizzazione e discrezione. Il mio lavoro di giorno è molto regolare, con orari di udienza e appuntamenti programmati in studio. La sera, invece, seleziono con cura gli appuntamenti, principalmente dirottandoli in provincia o su Brindisi. Uso un profilo social separato e con falso nome, mi affido al passaparola e non espongo mai il mio volto online. Ho anche regole ferree: non incontro mai clienti legati alla mia vita diurna e mantengo un atteggiamento professionale in entrambe le sfere”.

– Ti sei mai trovata in situazioni difficili o imbarazzanti?

“Certo! Lecce è una città piccola, capita di incontrare qualcuno che conosco. Una volta un cliente ha partecipato ad una riunione tra colleghi di un altro studio per  lavoro e poi il giorno dopo me lo sono ritrovata ad  appuntamento notturno. Anche lui aveva usato un falso nome. L’ho incontrato altre volte in udienza.  È stato surreale, ma ci siamo ignorati con discrezione. La regola d’oro è non mischiare mai i due mondi.”

– Quale è la cosa più strana che ti ha chiesto un tuo cliente?

” Oltre le richieste di rito, siamo spesso nella banalità. Agli uomini che incontro mancano spesso le piccole cose. Molti pretendono di essere chiamati “ amore”, altri semplicemente una mezzo’ora di prestazione. Ho l’impressione alle volte che più che sesso abbiano bisogno di colmare i propri vuoti emotivi. Una volta un uomo mi ha chiesto di preparargli il caffè ed un altro di guardarlo mentre mi raccontava la sua giornata. Una volta un medico mi ha chiesto di fare l’amore chiamandolo per nome”.

– Che tipo di clientela hai?

– “ Sarò banale, ma sono uomini della cosìdetta  Lecce Bene. Professionisti, uomini affermati. La maggior parte uomini sposati che vogliono  sentirsi dominanti nella coppia. I miei prezzi selezionano la clientela.

– Su che importo si aggira una tua prestazione?

” Dipende da tante cose, ma mai meno di 300 euro.Ovviamente non per tutta la  notte”

– Hai mai provato imbarazzo?

” Io? Per cosa? Per me è un lavoro. Sono loro che dovrebbero farsi delle domande”

-Hai mai pensato di lasciare questa doppia vita?

“Alle volte ci penso. Il lavoro da escort è faticoso, mentalmente e fisicamente. Devi gestire persone, aspettative, e avere sempre il controllo della situazione. Ma, d’altro canto, mi ha dato libertà finanziaria e mi ha permesso di conoscere lati di me stessa che prima ignoravo. Il giorno in cui sentirò che non ne vale più la pena, smetterò.”

-Cosa diresti a chi giudica questa scelta?

“Che la libertà ha mille volti e ognuno ha il diritto di scegliere come vivere la propria vita. Io non faccio male a nessuno e sono consapevole delle mie decisioni. Quello che faccio non definisce chi sono: sono una professionista, una donna, un’amica, e anche un’amante occasionale per chi è disposto a pagare per il mio tempo”.

 

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