“Abbiamo varcato quel cancello delle nostre scelte che eravamo giovani e studenti. L’esercito ci ha reso soldati, la scuola di cavalleria ci ha reso professionisti”. È nel pensiero di un giovane soldato donna che è racchiuso l’orgoglio di un percorso che è fine e inizio. Fine degli studi, della preparazione in aula e in campo. Inizio di una carriera militare che in questo momento storico, così delicato sul fronte degli equilibri internazionali, vista da uno sguardo esterno appare una scelta che fa paura. E invece sono 146, tra uomini e donne, i neo cavalieri che hanno ricevuto il basco nero. “Sappiate tener fede al giuramento” le parole nella piazza di Cavallino del generale Matteo Rizzitelli, comandante della Scuola Cavalleria di Lecce. Una cerimonia in cui si è ricordato il sacrificio di Giovanni Secchiaroli, medaglia d’oro al valor militare, scomparso combattendo a Bir Hacheim, in Libia, il 27 maggio del 1942
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