LECCE – Saranno probabilmente cristallizzate nell’incidente probatorio le opposte conclusioni a cui sono giunti i consulenti della Procura di Lecce e quelli della famiglia della vittima sulla morte di Ivan Ciullo, il dj 34enne di Acquarica del Capo, trovato impiccato ad un albero di ulivo nella campagne di Acquarica del Capo all’alba del 22 giugno 2015. La richiesta di incidente probatorio è stata avanzata dal pm Maria Vallefuoco dopo che lo scorso dicembre il gip Mario Tosi ha disposto ulteriori sei mesi di indagine come chiesto dalla famiglia della vittima che si è opposta alla richiesta di archiviazione avanzata per la terza volta dalla Procura di Lecce. Con l’incidente probatorio si vuole verificare la fondatezza delle conclusioni investigative a cui sono giunte le parti: per la pubblica accusa il giovane si è suicidato, per i consulenti della famiglia di Ivan Ciullo è stato ucciso.
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