(Di Tullio Luccarelli) L’avvio prepotente del Lecce, quarto in classifica con sette punti in tre giornate, è stata la prima sorpresa del campionato di Serie A e il tecnico giallorosso traccia un primo bilancio di queste partite, senza dimenticare l’obiettivo principale dei salentini: “Il Lecce vuole arrivare all’obiettivo prefissato a inizio stagione, la salvezza. Dato il calendario (Lazio, Fiorentina, Salernitana ndr), sembrava impossibile collezionare sette punti, ma i ragazzi sono stati bravi e hanno superato le aspettative”, dice a Sportmediaset.
Se il merito di questo avvio è di tutto l’organico, vanno menzionati due giocatori che nelle prime tre giornate si sono rivelati fondamentali: Krstovic e Ramadani. Il primo, dopo il grande spavento in nazionale, è pronto a tornare in Puglia: “L’ho sentito telefonicamente e mi ha rassicurato: sta bene, ha avuto solo un po’ di vomito perché aveva bevuto troppa acqua. He segnato tanti gol tra Montenegro e Slovacchia e ci auguriamo che questi giocatori possano continuare le loro carriere in grandi club”. Su Ramadani: “Si è allenato, ha svolto un po’ di differenziato dopo aver corso ventotto chilometri in due gare. Mi ha convinto fin dal primo giorno, sembra sia qui da tantissimo tempo, ha sostituito al meglio Hjulmand”.
D’Aversa commenta l’arrivo di Nicola Sansone dal mercato degli svincolati: “Non alza l’asticella, l’obiettivo rimane la salvezza, la quota sarà più alta; il presidente intendeva potenziare la squadra, non modificare l’obiettivo da centrare a fine stagione’.
Il Lecce è la squadra più giovane della Serie A: “È la più giovane in Italia, la terza in Europa. La società fa un ottimo lavoro e tutti i ragazzi, nonostante la giovane età, dimostrano un grande senso di abnegazione alla causa; pensano più al noi che all’io. Avere una squadra giovane è stimolante, i calciatori vanno a duecento all’ora e spesso devo frenarli”.
Sulla lotta per lo scudetto, il tecnico del Lecce è sicuro, sarà una corsa a quattro: “Il Napoli ha cambiato allenatore e potrebbe venir meno nella continuità, Milan e Inter hanno dalla loro proprio la continuità del progetto tecnico, mentre la Juventus, non avendo impegni europei, non è da sottostimare”.
A proposito di Coppe, D’Aversa spiega quale italiana può arrivare fino in fondo alla competizione: ‘Arrivando in finale di Champions, persa immeritatamente, l’Inter ha dimostrato che può competere. Credo che i nerazzurri siano i più quotati per fare strada. Le grandi favorite restano comunque Real Madrid e Manchester City”.
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