Avrebbe indotto una ragazzina di 13 anni, sua conoscente, a realizzare due video erotici inoltrandone uno su un gruppo whatsapp di amici. Il Tribunale di Lecce ha condannato un 26enne, residente in un Comune nel Sud Salento, a quattro anni di reclusione per pornografia minorile.
Secondo l’accusa, il ragazzo, 20enne all’epoca dei fatti, avrebbe inviato alla minore un video dai contenuti forti per mostrarle come avrebbe dovuto riprodurlo.
I giudici hanno disposto anche l’interdizione perpetua da qualsiasi ufficio inerente la tutela, curatela e amministrazione di sostegno, nonché dai pubblici uffici per la durata di cinque anni e l’interdizione in perpetuo da incarichi nelle scuole di ogni ordine e grado e da ogni ufficio o servizio in istituzioni, o in altre strutture pubbliche e private, frequentate abitualmente da minori.
L’accusa aveva chiesto una condanna a sette anni di reclusione.
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