Dal 6 maggio, il castello Carlo V di Lecce verrà affidato alla direzione regionale dei Musei Puglia. La notizia è stata annunciata dalla direzione regionale e dalla Soprintendenza Archeologia per le province di Brindisi e Lecce ed è stata accolta con entusiasmo dal sindaco di Lecce, Carlo Salvemini.
Il Castello di Lecce sarà gestito dalla Direzione Regionale Musei guidata da Luca Mercuri, che lavorerà per valorizzare la più grande opera fortificata della Puglia, in collaborazione con la Soprintendenza e con il Comune.
La Direzione Musei è l’organo ministeriale che si occupa della gestione e della valorizzazione dei beni culturali statali e, in città, ha recentemente ottenuto l’Anfiteatro di piazza Sant’Oronzo e il Teatro romano.
Questo polo a gestione statale, formato dai tre monumenti, arricchirà l’offerta culturale e archeologica della città e dialogherà con l’Anfiteatro di Rudiae, gestito dalla Soprintendenza e dal Comune insieme, con i musei archeologici cittadini, il Must e il Castromediano, e con le tante realtà del territorio pronte ad essere coinvolte.
Secondo il sindaco, questa è la soluzione auspicata da tempo, quando hanno deciso di restituire al Demanio la parte ormai residuale che gestivano del Castello. La maggior parte degli spazi è già tornata nella disponibilità del Ministero attraverso la Soprintendenza.
Si è convinti che l’interesse del bene sia quello di avere una gestione unica e chiara, ponendo fine al paradosso del doppio biglietto che i turisti si sono trovati a pagare per accedere a ambienti diversi dello stesso Castello.
Si apre così una nuova era per la città che può godere di una geografia ben definita dei suoi beni monumentali che coinvolge le istituzioni di ogni livello: il Comune, la Provincia e la Regione attraverso il Polo bibliomuseale, lo Stato attraverso la Direzione Musei e la Soprintendenza.
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