Lecce, trova assegno da 42 mln e lo restituisce: ecco chi è l’assessore Guido

Questa mattina, in un episodio che ha sorpreso e commosso la comunità locale, l’assessore del comune di Lecce Andrea Guido ha dimostrato un gesto di estrema generosità e integrità. Mentre si trovava in via Lo Re, ha trovato un assegno circolare dal valore straordinario di 42 milioni di euro. Un’importante somma che, inizialmente, avrebbe potuto sembrare un colpo di fortuna, ma che l’assessore ha gestito con grande responsabilità.

In un primo momento, l’assessore ha considerato di recarsi dai carabinieri per consegnare l’assegno, seguendo le procedure standard in situazioni simili. Tuttavia, ha poi deciso di intraprendere un’azione più diretta e personale: rintracciare il legittimo proprietario dell’assegno. Grazie alla collaborazione di un commerciante della zona, è riuscito a risalire al nome associato all’assegno.

Il proprietario, un imprenditore che aveva smarrito il documento, non ha potuto fare a meno di esprimere la sua gratitudine nei confronti dell’assessore Guido. La restituzione di un importo così significativo non è solo un gesto di correttezza, ma rappresenta anche un atto di fiducia e responsabilità civica, valori fondamentali in un contesto sociale che spesso è messo alla prova da episodi di disonestà.

Ma c’è di più: l’importo dell’assegno era destinato a un fondo estero che intendeva investire nel Salento, un’area che negli ultimi anni ha visto crescere l’interesse da parte di investitori internazionali. Questo investimento avrebbe potuto portare significativi benefici economici e occupazionali alla regione, rendendo l’atto di restituzione dell’assegno ancora più rilevante.

L’episodio non solo mette in luce la buona fede e l’integrità dell’assessore, ma funge anche da esempio per tutti noi. In un’epoca in cui la trasparenza e la responsabilità sono spesso messe in discussione, gesti come quello dell’assessore Guido possono contribuire a ricostruire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nelle figure pubbliche.

In conclusione, la storia dell’assegno circolare di 42 milioni di euro è più di un semplice aneddoto: è un racconto di umanità, integrità e la dimostrazione che, anche di fronte a situazioni inaspettate, le persone possono scegliere di fare la cosa giusta. Un vibrante incoraggiamento per tutti a seguire l’esempio di onestà e generosità.

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