Lecce ha ospitato, martedì 12 novembre, un convegno sull’agricoltura sociale organizzato da Cia-Agricoltori Italiani area Salento, nell’ambito del Salone Agro.Ge.Pa.Ciok, in piazza Palio. Questa pratica rappresenta un’importante opportunità per diversificare le attività delle aziende agricole e offrire servizi inclusivi alle comunità locali.
L’incontro, coordinato da Emanuela Longo, direttrice provinciale di Cia Salento, ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, esperti e imprenditori che hanno condiviso esperienze e prospettive. Paolo Greco, consigliere delegato all’Agricoltura della Provincia di Lecce, ha sottolineato l’impegno dell’ente nella rigenerazione delle aree colpite dalla Xylella fastidiosa e nella valorizzazione del paesaggio rurale.
Giuseppe Mauro Ferro, agronomo ed esperto del Pnrr, ha ripercorso l’evoluzione dell’agricoltura sociale in Italia, evidenziando i benefici per il territorio. Davide Stasi, data analyst, ha fornito dati e indicatori significativi del settore, mentre Vito Paradiso della Fondazione Div.ergo ha illustrato i progetti di inclusione per le persone con disabilità intellettiva.
Roberta Bruno, presidente della cooperativa Karadrà, ha raccontato la missione della sua cooperativa nel recuperare terreni incolti attraverso tecniche agricole sostenibili come l’aridocultura. Tra i loro prodotti distintivi, spicca la “penda”, un pomodoro giallo coltivato senza irrigazione.
L’agricoltura sociale, dunque, emerge come strumento di inclusione e sviluppo territoriale, in grado di promuovere una filiera rispettosa dell’ambiente e delle persone.
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